La casa palladiana rivisitata diventa una co-tower a prezzi accessibili

A Londra, lo studio HHbR ha presentato un sistema di alloggi a prezzi accessibili seguendo lo schema utilizzato da Andrea Palladio per disegnare Villa Capra (1566-1571) nei pressi di Vicenza.

Lo stile palladiano e il palladianesimo ha permeato la cultura britannica del XVII secolo, attingendo a piene mani dalla grande produzione grafica dell’architetto veneto.

ALLOGGI SOSTENIBILLI E A BASSO CONSUMO A PARIGI

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Sulla base del disegno in pianta della “Rotonda”, come è detta la matrice cinquecentesca, gli architetti dello studio HHbR si sono proposti di arrivare a un modulo planimetrico che contenga, per ogni piano, alloggi con almeno due camere da letto, in modo da essere fruibile agli acquirenti come coppie con bambini piccoli e famiglie monoparentali che guadagnano troppo per beneficiare di alloggi sociali, ma che non si possono permettere prezzi degli alloggi sul mercato nel Regno Unito.

I progettisti londinesi, partendo dalla tradizione, hanno cercato di creare alloggi pieni di luce, spaziosi e composti, con camere distinte ben dimensionate. L’intento è stato quello di restituire valore allo spazio, consentendo a tutti di fruire un’architettura di qualità.

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La simmetria degli assi dei piani riprende le celeberrime regole della villa palladiana: questa organizzazione consente di diminuire al minimo le zone funzionali dello spazio domestico (bagno, cucina e ripostiglio), creando una sequenza di spazi flessibili all’interno dell’appartamento.

Il soggiorno della piccola Rotonda è profondo 6 metri e si apre su un balcone di 6 mq, largo 2 metri. Cucina, bagno e ripostiglio sono classificati come locali di servizio, riducendo al minimo gli ingombri anche se ne risultano ambienti proporzionati e forniti, a favore degli spazi di relazione. Le porte scorrevoli dell’appartamento di 51 mq separano lo spazio centrale dalle camere dagli altri spazi di servizio, consentendo agli occupanti di avere effetti diversi a seconda dell’apertura e della chiusura di parti dell’unità abitativa, creando una sensazione di spazio modulabile.

L’analisi dettagliata in pianta e l’efficentamento degli spazi ha ridotto i costi degli alloggi e ha creato un modulo replicabile.

La volontà di far interagire e generare un senso di comunità all’interno di questi multipiano ha portato a concepire il giardino esterno come ambiente dove incontrarsi e gli spazi nell’attico come locali a disposizione di tutti gli abitanti: dalla lavanderia allo sport, cercando di favorire la vita comune. A piano terra sono state pensate attività di commercio, in modo che il sistema studiato all’interno delle unità si apra alla socialità cittadina.

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Lucia Terenziani

Lucia Terenziani Architetto

Si perde passeggiando nei borghi storici e nelle città, le piace cogliere istantanee e scorci dimenticati. Vive e lavora a Parma, dove progetta e ri-progetta spazi. Ama leggere, scrivere, visitare musei, immergersi nei boschi e interrogarsi sulle possibilità dell’abitare in armonia con se stessi e la natura che ci circonda.