- scritto da Arianna Mortellaro
- categoria Progetti
Casa Dymaxion: efficienza energetica nei primi anni del Novecento
Dymaxion è il nome della casa ad alta efficienza energetica che l’architetto Richard Buckminster Fuller progettò alla fine degli anni ‘20, e che fa parte di un più ampio progetto per migliorare le condizioni di vita dell’uomo: la “Dymaxion philosopy”. Della “Dymaxion philosopy” facevano parte vari progetti, tra i quali
l’abitazione prefabbricata “Dymaxion House”, l’automobile “Dymaxion Car” e la Dymaxion Map (o Proiezione di Fuller), un sistema di rappresentazione bidimensionale della Terra.
La stessa parola “Dymaxion” è composta da tre parole chiave: DY (dynamic), MAX (maximum), and ION (tension).
CARATTERISTICHE TECNICHE E MATERIALI
Dymaxion House è progettata per qualsiasi tipo di clima e collocazione, dall’Arizona al Polo Nord, puntando soprattutto all’indipendenza energetica. L’anima centrale della casa è infatti composta da un pilone centrale cavo, attorno al quale si sviluppa un’abitazione di forma esagonale, dove sono alloggiati all’interno la fossa settica ed un deposito di combustibile. Il solaio ed il tetto erano progettati per essere realizzati con strutture composte con gomme di pneumatici contenenti aria compressa e la facciata doveva essere costituita da lastre trasparenti in materiale plastico, separate da un’intercapedine per garantire un buon isolamento termico.
Dymaxion House è un composto di aria e vuoti, di materiali leggeri e facilmente componibili, al limite dell’immateriale. I vuoti sono modellati da elementi separatori, composti da tramezzature, contenenti gli impianti moderni, come anche oggi è usanza diffusa. Il sostentamento energetico era garantito dalla parte più alta della pertica, con delle lenti per captare l’energia solare e la luce. Grande rilevanza fu data al recupero dell’acqua piovana, con speciali bagni in grado di utilizzare acqua riciclata e spruzzata come aerosol, mentre il wc fu progettato a secco, in modo da inviare il tutto inscatolato all’industria chimica per il riciclaggio.
Anche il design del bagno è degno di menzione poiché progettato in plastica come un unico pezzo fuso, riunendo tutti i sanitari in un metro e mezzo quadrato. Un altro blocco avrebbe raggruppato insieme macchina da scrivere, telefono, radio, fonografo, fotocopiatrice e TV, mentre un altro avrebbe lavato e asciugato i panni.
La casa Dymaxion costituisce una punto di riferimento nel design di oggi, che andrebbe riscoperto in un’epoca in cui la questione della sostenibilità è diventata di primaria importanza.