- scritto da Antonia Guerra
- categoria Criteri Progettuali
Compattezza e forma degli edifici per l’efficienza energetica. Il rapporto S/V
meglio questo concetto.
FORME GEOMETRICHE DEGLI EDIFICI
La figura solida per la quale il parametro della compattezza è il massimo possibile, è la sfera, ma è evidente che una figura del genere non è utilizzabile in edilizia. Si opta allora per il cubo: la forma geometrica che più si avvicina alla sfera per caratteristiche di compattezza. Tuttavia, lati del cubo di lunghezza 12–13 metri, possono causare problemi di illuminazione ed aerazione. La forma cubica, inoltre, è quella ideale nel caso di pareti con la stessa trasmittanza termica. Viceversa, nella realtà, la copertura per esempio, è caratterizzata da una trasmittanza diversa da quella delle altre pareti, pertanto, al fine di ottenere un equilibrio termico complessivo, si opta per una forma parallelepipeda con pareti diversamente caratterizzate a seconda delle esposizioni.
MISURARE LA COMPATTEZZA: IL RAPPORTO S/V
La compattezza si misura con ilrapporto S/V tra la superficie esposta all’esterno ed il volume dell’edificio. Un edificio caratterizzato da un basso valore di S/V, è energeticamente conveniente perché presenta una minore superficie disperdente per unità di spazio utilizzabile.