Televisori analogici trasformati in piastrelle di gres porcellanato

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Entro la fine del 2012 quasi sessanta milioni di italiani si libereranno definitivamente dei vecchi televisori per l’avvento della tecnologia digitale. Ci si interroga su cosa si possa fare per far fronte a questa reale emergenza ambientale a causa dell’assenza di una campagna informativa efficace che possa indirizzare i cittadini ad un consapevole smaltimento dei rifiuti speciali. Che fine faranno i televisori analogici? La nuova tecnologia si tradurrà in una spesa sia economica sia ambientale?

E’ bene sottolineare la dannosità dei materiali che compongono le tv a tubo catodico. L’obiettivo che bisognerebbe porsi è massimizzare il tasso di riciclo riducendo in questo modo le emissioni di CO2 e la diffusione nell’atmosfera di polveri sottili. L’Italia con il D.lgs 151/2005 vuole regolamentare la produzione dei rifiuti RAEE, promuovere il rimpiego e il riutilizzo di sostanze pericolose contenute nelle apparecchiature elettroniche rispondendo alle direttive ROHS (Restriction of Hazardous Substances), che regolamentano l’uso di mercurio, cadmio, piombo e sostanze nocive per i prodotti fabbricati nell’Unione Europea.

Ed è con questo intento che nasce il progetto Glass Plus che propone un recupero del catodico mediante un processo capace di trasformare le frazioni vetrose dei vecchi televisori in piastrelle di gres porcellanato. Dallo smaltimento delle tv sarà possibile ricavare un impasto ceramico, conforme ai requisiti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), utile alla produzione di piastrelle. Ogni piastrella, della dimensione di 60x60 cm, del peso medio di 7 kg, sarà costituita all’incirca da 1,5 kg del materiale di recupero delle vecchie tv. Il consorzio Remedia, responsabile di tale proposta, si occupa di tutte le fasi del processo di smaltimento: la raccolta, il riciclo, la preparazione dell’impasto ceramico e la sua commercializzazione. Il progetto è a dir poco entusiasmante: per pavimentare 60 mq basterà utilizzare all’incirca 25 vecchie tv.

Prima di ricorrere al riciclo è bene chiedersi se la vecchia tv non abbia possibilità di “nuova” vita all’interno delle nostre case, in quanto si tratta pur sempre di un oggetto impregnato di un valore sociologico e culturale che va oltre la sua semplice estetica. Si potrebbe infatti pensare di intervenire creativamente per conferirgli nuove utilità. I designer già da tempo si occupano del riciclo creativo dei televisori: mensole, tavolini, poltrone, acquari... In fin dei conti la tv altro non è che una scatola...il suo riutilizzo potrebbe risultare intuitivo.

In ogni caso, sia che si scelga la via dello smaltimento sia quella del riciclo creativo, non possiamo permettere che l’avvento della tecnologia digitale possa tramutarsi in un vero e proprio disastro ambientale.

Elena Casolino

Elena Casolino Architetto

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