- scritto da Silvia Paldino
- categoria Green Economy
Ritorno al futuro: lettera aperta del movimento Fridays4Future
E’ trascorso poco più di un anno da quando, il 15 marzo 2019, i giovani di Fridays4Future sono scesi per la prima volta in piazza a chiedere una risposta forte e repentina dei governi, della politica e di tutti i cittadini, in merito alla crisi climatica. Il 24 Aprile è previsto il quinto sciopero mondiale per il clima. Nel bel mezzo di una pandemia che blocca il mondo in casa, gli attivisti non si fermano e propongono uno sciopero digitale #DigitalStrike, a cui ognuno può aderire da casa propria e durante il quale il movimento non soltanto chiederà risposte, ma proverà a fornirle tramite una campagna dedicata.
La campagna di Fridays4Future
“Le crisi che abbiamo di fronte sono due. Ma la soluzione è una!”
scrivono i giovani di Fridays4Future.
La soluzione per le due drammatiche crisi che stanno segnando la nostra epoca, emergenza climatica ed emergenza sanitaria, probabilmente provenienti da un’unica matrice e vicendevolmente impattanti, è la stessa. E’ ancora e sempre la stessa: una soluzione per il pianeta.
Ad un certo punto bisognerà infatti ripartire, rinascere, tornare alla “normalità”. Abbiamo l’occasione di dare una nuova forma alla normalità che verrà. Questa forma non può che essere sostenibile. Non possiamo tornare al passato. Torniamo al futuro. Riprendiamolo in mano e rendiamolo meraviglioso.
Il 17 Aprile il movimento ha lanciato la campagna intitolata appunto Ritorno al Futuro, con l’ambizioso obiettivo di riunire proposte ed iniziative per la ripresa della vita dopo lo stop mondiale imposto dall’emergenza coronavirus, una ripresa in cui la transizione ecologica dovrà giocare un ruolo chiave e fondamentale. Dal giorno in cui l’Italia è entrata in lockdown, gli attivisti del movimento hanno iniziato a pensare ed immaginare un futuro da cui bandire una ricaduta nello stesso modello che ci ha portato al collasso.
La campagna Ritorno al futuro viene introdotta con una lettera aperta. Da e per gli scienziati, da e per i cittadini, da e per l’Italia. Per il mondo.
La lettera aperta della campagna Ritorno al Futuro
“Cara Italia,
Ascolta questo silenzio.
La nostra normalità è stata stravolta e ci siamo svegliati in un incubo. Ci ritroviamo chiusi nelle nostre case, isolati e angosciati, ad aspettare la fine di questa pandemia. Non sappiamo quando potremo tornare alla nostra vita, dai nostri cari, in aula o al lavoro. Peggio, non sappiamo se ci sarà ancora un lavoro ad attenderci, se le aziende sapranno rialzarsi, schiacciate dalla peggiore crisi economica dal dopoguerra.
Forse avremmo potuto evitare questo disastro?
Molti studi sostengono che questa crisi sia connessa all’emergenza ecologica. La continua distruzione degli spazi naturali costringe infatti molti animali selvatici, portatori di malattie pericolose per l’uomo, a trovarsi a convivere a stretto contatto con noi. Sappiamo con certezza che questa sarà solo la prima di tante altre crisi – sanitarie, economiche o umanitarie – dovute al cambiamento climatico e ai suoi frutti avvelenati. Estati sempre più torride e inverni sempre più caldi, inondazioni e siccità distruggono già da anni i nostri raccolti, causano danni incalcolabili e vittime sempre più numerose. L’inesorabile aumento delle temperature ci porterà malattie infettive tipiche dei climi più caldi o ancora del tutto sconosciute, rischiando di farci ripiombare in una nuova epidemia.
Siamo destinati a questo? E se invece avessimo una via d’uscita? Un’idea in grado di risolvere sia la crisi climatica sia la crisi economica?
Cara Italia, per questo ti scriviamo: la soluzione esiste già.
L’uscita dalla crisi sanitaria dovrà essere il momento per ripartire, e la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita: il punto di partenza per una rivoluzione del nostro intero sistema. La sfida è ambiziosa, lo sappiamo, ma la posta in gioco è troppo alta per tirarsi indietro. Dobbiamo dare il via a un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutte e tutti e che ci restituirà finalmente un Futuro a cui ritornare, dopo il viaggio nell’oscurità di questa pandemia
Un futuro nel quale produrremo tutta la nostra energia da fonti rinnovabili e non avremo più bisogno di comprare petrolio, carbone e metano dall’estero. Nel quale smettendo di bruciare combustibili fossili, riconvertendo le aziende inquinanti e bonificando i nostri territori devastati potremo salvare le oltre 80.000 persone uccise ogni anno dall’inquinamento atmosferico.
Immagina, cara Italia, le tue città saranno verdi e libere dal traffico. Non perché saremo ancora costretti in casa, ma perché ci muoveremo grazie a un trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutte e tutti. Con un grande piano nazionale rinnoveremo edifici pubblici e privati, abbattendo emissioni e bollette. Restituiremo dignità alle tue infinite bellezze, ai tuoi parchi e alle tue montagne. Potremo fare affidamento sull’aria, sull’acqua, e sui beni essenziali che i tuoi ecosistemi naturali, sani e integri, ci regalano. Produrremo il cibo per cui siamo famosi in tutto il mondo in maniera sostenibile.
In questo modo creeremo centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro ben retribuiti, in tutti i settori.
Questo Futuro è davvero possibile, cara Italia, ne siamo convinti. Per affrontare questa emergenza sanitaria stiamo finalmente ascoltando la scienza. Ed è proprio la scienza ad indicarci chiaramente la rotta da percorrere per sconfiggere la crisi climatica. Stavolta sappiamo quanto tempo ci rimane per agire: siamo già entrati nel decennio cruciale. Il momento del collasso dell’unico ecosistema in cui possiamo vivere, il superamento di 1,5°C di riscaldamento globale, già si staglia all’orizzonte. La folle curva di emissioni va capovolta già da quest’anno, e per sempre. Solo se ci riusciremo costruiremo un paese e un mondo più giusto, più equo per tutte e tutti, non a spese dei più deboli, ma di quei pochi che sulla crisi climatica hanno costruito i loro profitti.
Cara Italia, sei di fronte ad un bivio della tua storia, e non dovranno esserci miopi vincoli di bilancio o inique politiche di austerity che ti impediscano di realizzare questa svolta.
Cara Italia, tu puoi essere d’esempio. Puoi guidare l’Europa e il mondo sulla strada della riconversione ecologica.
Non a tutte le generazioni viene data la possibilità di cambiare davvero la storia e creare un mondo migliore – l’unico in cui la vita sia possibile.
Questa è la nostra ultima occasione. Non possiamo permetterci di tornare al passato. Dobbiamo guardare avanti e preparare il nostro Ritorno al Futuro!
PS: questo è solo l’inizio. Oggi comincia una grande campagna per la rinascita del nostro paese, che ci porterà fino al lancio di una serie di proposte concrete, in occasione del global #DigitalStrike, il 24 aprile. E non saremo soli.”
Ad ogni crisi segue una rinascita. Non a tutte le generazioni viene data la possibilità di cambiare davvero la storia e creare un mondo migliore. A noi viene data, adesso. E non possiamo perderla.
Ci tocca fare del nostro meglio.
Grande Giove! Pronti a (ri)partire?