Da Brescia un gioco di parole ecosostenibile: una serra senza effetto serra

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Una superficie di circa tre campi da calcio di pannelli fotovoltaici, in provincia di Brescia, ricopre la serra fotovoltaica più grande d’Italia. Quasi 7 mila metri quadrati di moduli fotovoltaici che, sostituendo gli elementi di copertura della serra, garantiscono la totale integrazione architettonica ed un notevole risparmio energetico.
Un progetto innovativo non solo per le sue dimensioni: l’impianto fotovoltaico, costituito da 4800 moduli, produrrà ogni anno un milione di kWh evitando l’emissione di ben 760 tonnellate di CO2 nell’ambiente!

Gualtiero Sveva, della Mitsubishi Electric Europe, azienda produttrice dei pannelli fotovoltaici, ha dichiarato che l’impianto può resistere per almeno 20 anni senza manutenzione e che il suo costo di 5 milioni di euro, grazie al Conto Energia, potrà essere ammortizzato in 10 anni.

Come in Olanda, dove la coltivazione in serra vanta un’antica tradizione, anche in Italia le fonti energetiche rinnovabili si diffondono nel settore agricolo, consentendo ai proprietari delle serre di vendere l’energia pulita prodotta ancora prima di vendere i frutti del raccolto.

L’azienda che ha progettato l’impianto è la Ray Energy. Visita il suo sito

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La Mitsubishi Electric Europe, invece, ha fornito i pannelli fotovoltaici

















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.