Bici ibride sostenibili. Rivoluzione urbana per città più verdi

Bici-ibrido-elettrica-carlo-ratti

Un’idea può nascere in un luogo, circolare in un altro e giungere ancor più lontano. Basta che sia buona, anzi, ottima. Questa proviene dall’Italia, in particolare da Carlo Ratti, ingegnere civile torinese che, oltre ad avere uno studio a Torino, lavora per il SENSEable CITY LAB di Boston. Lo scopo prioritario di questo laboratorio è
quello di rendere gli oggetti quotidiani più sostenibili, grazie alla tecnologia e ad una nuova metodologia di pianificazione urbana, basata sulla somma del rapporto tra persone, città e tecnologia.

Il nostro ingegnere concittadino non ha nemmeno 40 anni, ma ha un bagaglio di progetti da far invidia ad un veterano del settore. Tra questi: “Urban revolution: how cycling is trasforming our cities”. L’idea, presentata al vertice climatico di Copenhagen, nasce in collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) e con la Ducati, dalla volontà di dare alla bicicletta un ruolo primario nella lotta contro l’inquinamento. Ma di cosa si tratta?

La Copenhagen Wheel non è altro che una ruota molto particolare, munita di batteria elettrica, che cattura energia quando si frena e la restituisce mentre si va, assistendo così il ciclista, a questo punto passeggero, durante la rilassante pedalata. Molto meno ingombrante e più pratica di una bici elettrica, è dotata inoltre di un chip Bluethooth per le comunicazioni, e di sensori ambientali, i quali consentono a chi la guida di connettersi per avere informazioni dirette sul traffico, sui percorsi e sull’inquinamento.

La bici, munita delle nuove ruote sostenibili, è stata già sperimentata con entusiasmo dai rispettivi sindaci di Boston e Copenhagen, ma anche alcuni personaggi famosi hanno accolto con molto piacere la novità. La ruota del futuro, montata su una versione di bicicletta sviluppata anch’essa dal MIT e dalla Ducati, dovrebbe entrare in commercio entro i prossimi sei mesi ad un prezzo inferiore ai mille euro, competitivo dunque, rispetto alle normali biciclette elettriche.