Sedia Livia Gio Ponti, icona del design italiano

Sedia Livia di Gio Ponti

Durante la sua lunga e brillante carriera, dal genio di Gio Ponti sono scaturite tante innovazioni in ambito di architettura e design. Iconico il grattacielo Pirelli a Milano (1956), che porta la sua firma, celebre la rivista Domus, di cui è stato cofondatore (1928), intramontabili i tanti pezzi di arredamento da lui disegnati, come la sedia Livia di Gio Ponti.

Il contributo di Gio Ponti al design viene ricordato ogni anno dal Premio Compasso d’Oro, una sua idea nel lontano 1954, ad oggi il premio più antico e autorevole nel mondo del design.

Sedie di design firmate Gio Ponti

Le sedie di design firmate Gio Ponti sono piccoli capolavori in cui arte, architettura e tecnologia convivono armoniosamente. Pensiamo alla sedia Livia, progettata nel 1937 e, per via delle sue linee essenziali, ancora così moderna e attuale; o alla sedia “Superleggera” (1955), realizzata in canna d’India solida e leggera; oppure alla sedia Montecatini, in alluminio, ideata nel 1935 in occasione del progetto di Palazzo Montecatini a Milano, per il quale il designer milanese progettò ogni dettaglio: dall’architettura, all’arredamento fino ai complementi d’arredo.

I progetti di design di Gio Ponti, incluse le sedie che portano la sua firma, sono legati da un filo conduttore: quello della ricerca della funzionalità senza rinunciare all’eleganza formale.

Sedia Livia Gio Ponti

La sedia Livia di Gio Ponti racchiude gran parte dei capisaldi della progettazione del designer e architetto Ponti. E’ una seduta versatile, dal design pulito ed inconfondibile che, con il passar degli anni, è sempre più apprezzata.

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La storia della sedia Livia

La sedia Livia di Gio Ponti fu ideata dal designer milanese nel 1937 nell’ambito della progettazione di Palazzo Liviano, sede della Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Come era già avvenuto per il Palazzo Montecatini, anche in questo caso Gio Ponti, vincitore del concorso pubblico bandito dall’Università, progettata per Palazzo Liviano non solo l’architettura, ma anche elementi di arredo quali panche, banchi, cattedre e sedie. Ed è al “Livianum” che la sedia Livia deve il suo nome.

Il Circolo dei Professori del Palazzo Liviano, progettato da Gio Ponti nei minimi dettagli. Foto di Massimo PistoreIl Circolo dei Professori del Palazzo Liviano, progettato da Gio Ponti nei minimi dettagli. Foto di Massimo Pistore

Materiali e dettagli della sedia Livia di Gio Ponti

La Livia di Gio Ponti è caratterizzata da una struttura interamente in legno di faggio o noce massiccio. Il successo ottenuto da questa icona del design italiano è tale da consentirne una produzione in diverse versioni e tinte.

captio:Alcune delle 15 possibili colorazioni in cui la sedia Livia è disponibile.

Fermo restando la struttura in legno, la Livia di Gio Ponti viene prodotta con seduta in compensato multistrato di faggio, seduta imbottita o imbottita sul fusto e rivestita con tessuto o pelle. Tutte le versioni sono disponibili anche sotto forma di sgabello.

E’ prodotta in quindici colorazioni di compensato multistrato laccato opaco e quindici tinte di legno.

La sedia Livia di Gio Ponti è attualmente prodotta in esclusiva da “l’abbate”, marchio di Riccardo Rivoli Srl.

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