Park Royal Tower: una foresta verticale a Singapore

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Non siamo più nel campo delle utopie e dei progetti visionari di qualche anno fa: è ormai un dato accertato che la ricerca verso l’efficienza energetica, le prestazioni elevate e il bisogno di riavvicinarsi ai valori equilibrati e armonici della natura hanno portato gli amministratori a scelte indirizzate verso la sostenibilità con progetti che vanno ben oltre il costruire tradizionale. E’ il caso di questo stupefacente grattacielo vegetale ideato

da WHOA Architects, che sarà completato entro la fine dell’anno a Singapore e includerà abitazioni, uffici e spazi commerciali.

L’edificio, pensato come prolungamento del parco adiacente, l’Hong Sim Park, il più grande della città, si ricoprirà quasi interamente di verde nella parte abitativa, con ben 15.000 metri quadrati di superficie costituita da specie esclusivamente autoctone come piante rampicanti, palme, liane.

Piccole cascate e giochi d’acqua favoriranno la circolazione dell’aria con funzione di raffreddamento e controllo del microclima interno, soluzione che contrasta efficacemente il clima caldo–umido della città ed evita l’utilizzo della climatizzazione forzata.

Le unità abitative sono pensate per affacciarsi su ampie terrazze rigogliose di vegetazione che beneficiano ampiamente dell’illuminazione naturale permessa dai prospetti disegnati in forme scultoree.

Un efficiente impianto fotovoltaico fornirà tutta l’energia necessaria ai consumi, che renderà la struttura totalmente autonoma e l’acqua piovana sarà raccolta ai fini dell’irrigazione e per lo smaltimento delle acque grigie.

Per i suoi benefici sostenibili e le importanti innovazioni architettoniche apportate, il Park Royal Tower ha ottenuto il Green Mark Platinum, uno fra i maggiori riconoscimenti di certificazione ambientale.Park-royal-tower-e










Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.