- scritto da Antonia Guerra
- categoria Progetti
La durabilità del costruito come tema progettuale: il padiglione spagnolo per l’expo di Saragozza
Saragozza (Spagna), Francisco Mangado, Padiglione spagnolo per l’expo di Saragozza 2008
Smontabile, adattabile e pronto per un nuovo uso: il padiglione spagnolo per l’expo di Saragozza 2008 è più di una semplice architettura temporanea da smontare una volta finita la fiera, per essere dimenticata: è disassemblabile ed adattabile a nuove funzioni e diventerà il museo cittadino per le arti cinematografiche.
L’immagine che il padiglione di Francisco Mangado evoca immediatamente, è quella di un fitto bosco di bambù (materiale ecosostenibile) che non è solo bello a vedersi ma ha anche la funzione di proteggere gli spazi espositivi dall’irraggiamento diretto. Le canne del bosco di bambù, hanno inoltre una funzione strutturale: sono pilastri, molti dei quali appesi alla struttura di copertura con uno schema statico che, rovesciando quello tradizionale, fa lavorare i pilastri a trazione.
I materiali scelti sono perfettamente in linea con le tematiche ecosostenibili: pannelli di sughero riducono il rumore ed isolano termicamente; pavimenti in gomma riciclata riducono i rumori da calpestio e, al contempo, l’utilizzo di materie prime.
L’attenta progettazione di soluzioni architettoniche per la climatizzazione passiva degli ambienti, ha ridotto sensibilmente i carichi energetici dell’edificio, consentendo di dimezzare l’utilizzo di impianti di climatizzazione che, tuttavia, in una struttura pubblica del genere, sono ancora indispensabili.
Un’architettura ecosostenibile insomma: durevole, progettata in modo da poter essere smontata piuttosto che demolita e realizzata con materiali riciclati e riciclabili che, alla fine del ciclo di vita del padiglione, potranno dare vita a nuove architetture ecosostenibili.
Il sito del progettista Francisco Mangado