Nature: un nuovo progetto di VIVIAMOLaq per riportare la natura nel costruito

Nature è l'ultimo progetto dell'associazione VIVIAMOLaq che interviene nelle aree colpite dal sisma del 2009 per riportare speranza agli abitanti di quei luoghi con interventi di rigenerazione urbana nel costruito. L’associazione VIVIAMOLaq, composta da giovani professionisti attivi soprattutto sul territorio aquilano, si occupa da tempo del recupero e della riqualificazione delle aree afflitte dal terremoto del 2009. La resilienza degli abitanti e l’amore per il proprio territorio diventano il punto di forza dei loro interventi, volti a ridare spazi urbani di qualità alla comunità. I luoghi che abitiamo e la qualità degli stessi, influiscono sulla qualità della vita, vivere nei container senza avere luoghi di aggregazione al coperto o piazze di ritrovo e svago, non può che rendere ancor più difficile la vita in questi posti.

Per questo VIVIAMOLaq si impegna a progettare interventi dal forte carattere sociale, cercando di realizzare spazi all’aperto di qualità che possano rendere migliore la vita di chi vi abita.

Il progetto Nature di VIVIAMOLaq

Nature, che nasce da questa volontà, è un progetto per la sede di Valle Pretara dell’Associazione 180 Amici e si pone come obiettivo quello di integrare le soluzioni di emergenza con la Natura. Uno spazio verde in cui 50 alberi verranno piantati e prenderanno il posto dell’attuale parcheggio asfaltato, andando così a creare un vero e proprio polmone verde. “Le piante, dicono i progettisti, saranno in grado di generare fino a 250 Kg di ossigeno all’anno, una quantità sufficiente per far respirare 20 persone simultaneamente. Allo stesso tempo, esse garantiranno un assorbimento annuale di 2500 Kg di CO2.”

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La scelta di piante a foglie caduche, per lo spazio verde di Nature inserito nel costruito, permette di ottenere una diversa risposta bioclimatica al variare delle stagioni: in estate le folte chiome creeranno uno spazio ombreggiato fresco, ottenendo un abbassamento delle temperature di circa 5-6° rispetto alla temperatura circostante, riducendo il calore irraggiato dal basso e raffrescando l’aria prima ancora che arrivi all’interno degli spazi coperti. Inoltre l’utilizzo di vaporizzatori consentirà di aumentare il raffrescamento e di rendere ancor più piacevoli questi spazi.  In inverno, invece, le chiome spoglie permetteranno ai raggi solari di passare e riscaldare passivamente gli ambienti all’interno del container.

Bisogna ricordare, inoltre, che il verde ha anche un altro importante ruolo, ha un effetto notevole sul benessere psicofisico di chi fruisce dei luoghi. Il colore, gli odori, il cambiamento stagionale delle chiome, rendono sicuramente più vivibile e rilassante l’ambiente, favorendo la concentrazione e aumentando anche la creatività.

Riportare la natura nel costruito è un importante esempio progettuale e sociale che ricorda quanto sia fondamentale integrarla al fine di non avere luoghi fatti di solo cemento, ma in cui l’artificio umano si incontra con la natura generando spazi di qualità.

Francesca Latini

Francesca Latini Architetto

Di origini italo-francesi non poteva che essere un’appassionata di arte in tutte le sue forme: danza, musica, pittura, fotografia e architettura! Tra i banchi universitari scocca la scintilla per la tecnologia e la bioclimatica. Nel tempo libero si diletta ai fornelli e viaggia per conoscere le culture e le architetture del mondo.