Eco Pod: energia dalle alghe

Eco Pod: energia dalle alghe
Produrre energia alternativa e abbellire la città. Una proposta di Höweler + Yoon Architecture http://www.hyarchitecture.com/ e Squared Design Lab http://www.squareddesignlab.com/ per la città di Boston.
L’idea dei due studi americani, è quella di sfruttare vecchi edifici abbandonati che attendono di essere recuperati, per produrre energia pulita.
I vecchi edifici dovrebbero fungere da supporto per micro alghe. Gli edifici in questione, secondo il progetto americano, verrebbero ricoperti da capsule prefabbricate da assemblare in serie fonte di micro–alghe: dei bio combustibili molto efficaci, in grado di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno.
Per agevolare la crescita delle alghe, le capsule devono essere montate su bracci meccanici che si spostano in funzione della luce per ottimizzare il rendimento del sistema. Tali bracci sono alimentati dalla stessa energia prodotta dai bio–combustibili.
Il progetto Eco Pod consentirebbe la risoluzione di due problemi in contemporanea: l’eliminazione del degrado urbano derivante dalla presenza di edifici disabitati (le capsule hanno un grande impatto visivo), e la riduzione dell’inquinamento ambientale.
Höweler + Yoon Architecture http://www.hyarchitecture.com/
Squared Design Lab http://www.squareddesignlab.com/
Keywords: Biocombustibili, Piante
Descrizione: Micro–alghe su Eco Pod per trasformare in ossigeno l’anidride carbonica. Si trovano in capsule da applicare a vecchi edifici. L’idea è di due studi Americani Höweler + Yoon Architecture e Squared Design Lab per la città di Boston.

Eco-Pod-Energia-Alghe-1

Produrre energia alternativa e abbellire la città. Una proposta di Höweler + Yoon Architecture e Squared Design Lab per la città di Boston.
L’idea dei due studi americani, è quella di sfruttare vecchi edifici abbandonati che attendono di essere recuperati, per produrre energia pulita.
I vecchi edifici dovrebbero fungere da supporto per micro alghe. Gli edifici in questione, secondo il progetto americano, verrebbero ricoperti da capsule prefabbricate da assemblare in serie fonte di micro–alghe: dei bio combustibili molto efficaci, in grado di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno.


Per agevolare la crescita delle alghe, le capsule devono essere montate su bracci meccanici che si spostano in funzione della luce per ottimizzare il rendimento del sistema. Tali bracci sono alimentati dalla stessa energia prodotta dai bio–combustibili.
Il progetto Eco Pod consentirebbe la risoluzione di due problemi in contemporanea: l’eliminazione del degrado urbano derivante dalla presenza di edifici disabitati (le capsule hanno un grande impatto visivo), e la riduzione dell’inquinamento ambientale.

















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.