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Turismo sostenibile a Ischia
Ischia, l’isola più grande del Golfo di Napoli offre tantissimi spunti per un turismo all’insegna della natura e della sostenibilità. L’isola ha un’anima legata al mare e una legata alla montagna. Quindi non solo gli splendidi paesaggi, ma anche la cultura locale si divide tra marinara e contadina, offrendo prodotti, atmosfere e tradizioni molto differenziate.
Percorsi di trekking nella natura, immersioni subacquee, bagni termali, antichi esempi di abitazioni sostenibili e tanto altro. Scopriamo insieme le attività che si possono svolgere volendo organizzare una vacanza sostenibile a Ischia.
L’isola di Ischia
Abitata da Greci, Romani, Normanni, Angioini e Aragonesi, l’isola racconta la storia di popolazioni e secoli passati.
Il Monte Epomeo, antico vulcano che dall’alto dei suoi circa 800 metri la sorveglia, ha dato origine all’isola e ne ha determinato le sue caratteristiche principali quali la rigogliosa vegetazione, i vapori sulfurei e le acque termali.
L’isola fa parte dell’Arcipelago Flegreo, formato dalle isole di Ischia, Procida e Vivara, ed è suddivisa in sei comuni (Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno e Serra Fontana) molti dei quali serviti da porticcioli. I comuni di Ischia e Casamicciola Terme ospitano i due porti più grandi dove approdano aliscafi e traghetti che consentono di raggiungere l'isola di Ischia dalla terraferma.
Una vacanza sostenibile a Ischia
Arrivando da mare, l’isola mostra parte della sua vegetazione, scogliere a picco sul mare e calette. L’offerta turistica dell’isola di Ischia è molto ampia e spazia dalla più classica proposta legata alla bellezza del mare e delle spiagge ai percorsi di trekking tra boschi, canyon di tufo, terrazzamenti coltivati e le fonti termali.
Proviamo a proporvi qualche spunto per una vacanza sostenibile:
- Le spiagge e il mare a Ischia
Ischia è caratterizzata da splendide spiagge. Tra le più famose ci sono quelle dei Maronti, Citara, San Montano, Sant’Angelo, della Chiaia e Cava dell’Isola. Tra le più particolari e adatte a chi cerca un contatto diretto con le meraviglie della natura, c’è la baia di Sorgeto. Non è una vera e propria spiaggia ma una piccola baia raggiungibile tramite degli scalini (oltre 200) o da mare, dove sgorgano in mare le calde acque termali ed è possibile fare i fanghi. Come delle terme naturali gratuite, a cielo aperto e aperte tutto l’anno.
Il mare di Ischia rientra nel “Regno di Nettuno”, che comprende il mare che circonda l’Arcipelago Flegreo. Si tratta di un’area marina protetta, unica nel suo genere perché si trova a metà tra l’area settentrionale e meridionale del Mediterraneo, motivo per cui è ricca sia di specie tipiche dei climi più freddi che di quelle tipiche dei climi più caldi. I fondali del “Regno di Nettuno” sono molto vari, con formazioni di alghe rosse, coralli, grotte e frequentate da una ricca fauna ittica, inclusi balene e delfini, presenti soprattutto nel Canyon di Cuma.
L’ente gestore dell’area marina protetta del Regno di Nettuno sostiene le attività di osservazione dei grandi cetacei organizzando escursioni con dei ricercatori.
Per entrare esplorare il fondale marino con delle immersioni subacquee esistono dei centri regolamentati dall’area marina protetta del Regno di Nettuno che consentono di immergersi in un’area unica del Mediterraneo, rispettandone gli accessi limitati e evitando il danneggiamento dei fondali e l’impoverimento della flora e della fauna locali. L’offerta di immersioni a Ischia è varia e spazia da quelle con basso impegno tecnico a quelle consigliate solo ad esperti. Si possono visitare le grotte sottomarine della secca delle Formiche, la parete di corallo nero a Sant’Angelo, ma anche dei siti archeologici subacquei a Vivara e nei dintorni del castello aragonese di Ischia, dove sono presenti antiche fornaci romane. Per chi non preferisce le immersioni ma ama ugualmente l’archeologia subacquea, l’insediamento romano di Arenaria, scoperto solo recentemente nella baia di Cartaromana a Ischia, può essere visitato con una barca dal fondale trasparente.
- Le terme naturali a Ischia
La natura vulcanica dell’isola di Ischia si tocca con mano visitando le terme, particolarmente curate sull’isola, dove spesso si inseriscono all’interno di orti botanici e giardini lussureggianti e offrono piscine a varie temperature. Le più famose e curate sull’isola sono i giardini termali Poseidon e Negombo. Per un’esperienza completamente naturale, si legga sopra della baia di Sorgeto.
A proposito di attività vulcaniche, caratteristiche dell’isola di Ischia sono le cosiddette “fumarole”. Si tratta di fenomeni di vulcanismo che si manifestano a mare con delle bolle di gas a circa 100 gradi, visibili in superficie con delle nuvole di vapore, creando degli scenari surreali. In prossimità delle “fumarole” la sabbia è bollente e un’esperienza unica è quella di cucinare al cartoccio immergendo il cibo nel cartoccio nella sabbia bollente. Tra le più note c’è il campo fumarolico di Rione Bocca, la fumarola di Monte Cito, quella del Pizzone e dei Maronti, sulla spiaggia.
- Percorsi di trekking a Ischia
L’antica “Via De’ Carri”, anche detto il sentiero dell’Allume
Restando in tema fumarole, l’escursione che parte da Lacco Ameno e arriva a Casamicciola Terme percorrendo l’antica “Via De’ Carri” (oggi Via Crateca) passa proprio per la fumarola di Monte Cito. Si tratta del sentiero 502 del Club Alpino Italiano, Crateca-Monte Cito-Piazza Maio, lungo circa 8 km e mezzo e percorribile in 3 ore. L’antica mulattiera veniva sfruttata per il trasporto dell’alunite, estratta dal Monte Cito tra il ‘500 e il ‘700 e da cui si ricava l’allume di roccia, utilizzato in cosmetica ed erboristeria per le proprietà disinfettanti e astringenti. Tant’è che il sentiero è anche conosciuto come il sentiero dell’Allume. In tempi più recenti la stessa mulattiera è stata utilizzata per il trasporto dei fanghi termali. Durante il sentiero si ammirano vigneti, si attraversa un bosco di castagni ed incontrano esemplari del Papiro delle Fumarole, una pianta che cresce sul monte Cito dove i vapori caldissimi e il clima umido ne favoriscono la crescita.
Sentiero della Pietra dell’Acqua o Monte Epomeo
Il sentiero, percorribile in circa 6-7 ore, racconta parte della storia di un’isola fortemente caratterizzata dalle formazioni di tufo verde. Ischia, è conosciuta infatti anche come l’isola verde. E non solo per la rigogliosa vegetazione che ricopre l’isola ma per il tufo verde che caratterizza interessanti formazioni rocciose e con cui sono realizzate molte case e muri a secco dell’isola. Ed è proprio un blocco di tufo a dare il nome al sentiero.
La Pietra dell’Acqua infatti, è un grosso blocco di tufo scavato che veniva utilizzato per la raccolta dell’acqua piovana utilizzata per irrigare i campi del grano coltivato fino alla metà del ‘900.
Il percorso raggiunge la cima del monte Epomeo, offrendo un panorama spettacolare.
I pizzi bianchi
Quello dei pizzi bianchi è un sentiero in discesa, ma nondimeno molto complesso, che parte dalla frazione di Noia (Serra Fontana) e, se possibile perché i cancelli sono aperti, arriva direttamente al mare della spiaggia dei Maronti, dopo circa 2 ore e mezzo di cammino. La meraviglia di questo sentiero sono proprio i “pizzi bianchi”, delle formazioni rocciose bianche a forma di guglie che arrivano fino a 6 metri e spiccano tra il verde delle querce e della macchia mediterranea circostante.
Hai altri consigli per organizzare una vacanza sostenibile a Ischia? Inseriscili nei commenti.