1500 tazzine da caffè per un tunnel urbano a Città del Messico

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A Città del Messico è stato realizzato recentemente un esempio di pubblic art. Si tratta di un’installazione voluta dalla Nescafè, famosa azienda internazionale di caffè, e realizzata dallo studio Rojkind Arquitectos,in collaborazione con un team di altri 7 artisti. La richiesta della committenza era di realizzare una struttura che illuminasse un angolo di città utilizzandoesclusivamente tazzine da caffè, per un massimo di 1500 pezzi. Lo scopo, chiaramente promozionale, è stato raggiunto in armonia col sito, nel rispetto di quei precetti propri della pubblic art: non più arte celebrativa ma arte comunicativa.

La pubblic art, letteralmente “arte pubblica”, è una corrente artistica diffusasi negli anni settanta, parallelamente alla crisi della concezione urbanistica moderna. È infatti inscindibile il legame tra questo modo di fare arte e l’urbanistica stessa. Come un urbanista progetta la città considerandola nella sua interezza, allo stesso modo l’artista nelle sue opere si trova a dover affrontare tutti i temi che caratterizzano la città, considerandone le contraddizioni e le esigenze. L’opera d’arte viene realizzata ad hoc per ciascun sito, strettamente contestualizzata al suo intorno. L’obiettivo primario è la fruizione piena da parte di un pubblico vasto, lo stesso “pubblico” che nella città ci vive: i cittadini.

Battezzata come Portal of Awareness, è una struttura di circa 24 metri quadri, che abbina un materiale da costruzione classico come l’acciaio alle suddette tazzine di metallo colorato. Ben 41 barre d’acciaio poste ad arco, di lunghezza variabile tra i 10 e i 12 metri, vengono interposte fra due maglie formate da 56 elementi in diagonale. Si crea così una griglia con 1497 nodi, in ciascuno dei quali viene collocata una tazzina. Il risultato finale è un grande portale dalla forma irregolare e dinamica, il cui attacco al suolo viene eseguito senza soluzione di continuità, utilizzando dei vitigni impiantati nella griglia che nascondono l’arrivo a terra delle barre e che crescendo aumenteranno il gioco d’ombra e renderanno più piacevole e suggestivo l’attraversamento.

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Le tazzine stesse creano un particolare effetto cromatico: esse hanno differenti colorazioni, dall’arancio vivace passano ai toni del rosso, fino al marrone scuro. Esse sono disposte con cura lungo la maglia al fine di ottenere nel loro insieme un caratteristico effetto cangiante. Cynthia Cardenas, dello studio Rojkind, spiega infatti che i colori e le ombre sono parte fondamentale del progetto. Il portale è concepito come metafora della vita, che non è mai statica e mai uguale a se stessa, ma in continuo mutamento. Allo stesso modo, chi passa sotto al portale non avrà mai la stessa percezione spaziale, poiché esso muta con il passare delle ore e delle stagioni, ma anche in relazione alla velocità con cui lo si attraversa. Ciò risponde perfettamente al motto della Nescafè: “c’è qualcosa di speciale in ogni piccolo momento della vita quotidiana”.

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Marta Puleo

Marta Puleo Architetto

Rotella metrica come portachiavi, matita sempre in borsa, gira per la città sempre pronta ad appuntare qualcosa sul suo taccuino. Internet è la sua finestra sul mondo delle novità architettoniche. Ama sperimentare nuove tecniche costruttive, progetta case green e nel tempo libero si rigenera con Mojito:.il suo micione.