Paolo Soleri: la scomparsa del fondatore dell’Arcologia

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Il 9 aprile il mondo ha perso una delle sue più grandi menti. Paolo Soleri, architetto, costruttore, artista, scrittore, teorico, marito, padre, nato il Solstizio d’estate, è morto a 93 anni. Soleri fu ideatore e fondatore del concetto di Arcologia, ai cui principi si ispira il progetto Arcosanti. A pochi giorni dalla scomparsa, ne ricordiamo l’opera più ispirata attraverso le parole dell’architetto e le immagini del progetto.

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L’ARCOLOGIA
Ecco come lo stesso Paolo Soleri introduce il concetto di Arcologia, alla base del progetto di Arcosanti di cui è il fondatore:
“In natura, come un organismo si evolve aumentando la sua complessità e divenendo un sistema più compatto e miniaturizzato, allo stesso modo una città dovrebbe funzionare come un sistema vivente. L’Arcologia, architettura ed ecologia come un processo integrato, è in grado di dare una risposta positiva ai numerosi problemi della civiltà urbana, la popolazione, l’inquinamento, l’energia e l’esaurimento delle risorse naturali, la scarsità di cibo e la qualità della vita. L’Arcologia riconosce la necessità della riorganizzazione radicale del paesaggio urbano tentacolare in città dense, integrate, tridimensionali così da sostenere le complesse attività che sono alla base della cultura umana. La città è lo strumento necessario per l’evoluzione del genere umano.

Paolo Soleri, architetto torinese laureatosi nel 1946, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, ebbe la fortuna di fare quello che oggi noi chiameremmo stage col maestro Frank Lloyd Wrightpresso il suo studio di Taliesin West: il Glendale Community College Amphitheater, l’anfiteatro di Santa Fe in Nuovo Messico, la Dome House in Arizona ed in Italia, a Vietri sul Mare, la fabbrica di ceramiche Solimene sono alcune delle sue opere in cui già si ravvisava la matrice organica ed utopistica che lo avrebbero fatto conoscere al mondo.

A metà degli anni ‘60 arriva la svolta: in un’intervista a “L’Architecture d’Aujourd’hui” Soleri annuncia la sua intenzione di affiancare al cantiere – scuola da lui stesso fondato a Scottsdale, Arizona, chiamato Cosanti (dall’unione del termine “cosa” e del suffisso “ante”) – una città, Arcosanti, in cui il principio ispiratore sarebbe stato quello dell’Arcologia.

Nel 1969 la casa editrice del MIT pubblica una raccolta di progetti ispirati all’Arcologia dal titolo “Arcology. The City in the Image of Man”.

IL PROGETTO ARCOSANTI
Alla base della progettazione di Arcosanti vi è:

  • un Masteplan strutturato in maniera tale da favorire il lavoro, l’apprendimento ed il tempo libero in egual modo, nonché a facilitare un rapporto privilegiato con la natura;
  • efficienti disposizioni spaziali a favore di pedoni e ciclisti;
  • una limitata densità di popolazione;
  • consumi limitati grazie all’utilizzo di sistemi tecnologici innovativi basati su principi ecologici e di riciclo (siamo nel 1970!);
  • utilizzo dell’agricoltura urbana per coprire il fabbisogno della comunità, principio ispiratore che ritroviamo alla base di molti moderni progetti di vertical farm;
  • “Fare di più con meno”, ovvero favorire l’intraprendenza creativa.

Il 1970 vede l’inaugurarsi di questo vero e proprio laboratorio urbano idealmente diviso in tre grandi blocchi: la South Vault, completata nel 1971, Foundry Apse e Ceramic Apse, realizzate nel ’74, e le unità abitative West e East Crescent.
Vi è poi Craft Three che ospita il centro per i visitatori, la galleria, una panetteria ed il caffè. Ad oggi circa un centinaio di abitanti vivono ad Arcosanti.

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Coerentemente con le teorie espresse dal suo fondatore, diverse sono le iniziative didattiche ed i seminari organizzati dalla Cosanti Foundation rivolte a studenti e giovani professionisti interessati a questo tipo di esperienza: è possibile trovare l’elenco degli eventi previsti per il 2013 sul sito di Arcosanti.

Maria Leone

Maria Leone Architetto

Vive e lavora a Napoli, dove si interessa di progettazione e grafica, collaborando con siti del settore. Assieme a tre colleghe ha costituito un’associazione culturale per promuovere la cultura d’architettura. Sogna di imparare a cucinare, per la gioia del marito, figlia e cane!