L'idroponica per la coltivazione in aree urbane: il progetto Farm 360

Nell'Eastside di Indianapolis sorge Farm 360, un comune magazzino al cui interno i lavoratori locali coltivano verdure attraverso il sistema idroponico, alimentato al 100% da energia rinnovabile e che utilizza il 90% in meno di acqua rispetto ai tradizionali metodi di coltivazione.

L'azienda agricola Farm 360, nasce nel 2015 dall'idea dell'attuale manager dell'azienda, Jim Bloom, di fondare un'azienda locale sostenibile per la coltivazione di verdure ed ortaggi all'interno dell'area urbana. Egli ha voluto sfruttare uno dei tanti magazzini vuoti, simbolo della recessione causata dalla crisi finanziaria, al fine di incentivare la creazione di un'occupazione sostenibile. Consapevole delle difficoltà generate dalla crisi economica e della necessità di consumare cibo sano nonostante le ristrettezze economiche, Bloom ha creduto che fosse responsabilità degli uomini d'affari tentare di risolvere tali problemi e contribuire a colmare il divario, sempre più crescente, presente nella propria comunità.

Solamente nel 2015, l'Eastside di Indianapolis ha registrato un tasso di povertà del 47% e circa il 24% il tasso di disoccupazione. Sin dalla sua apertura, Farm 360 ha creato numerosi posti di lavoro all'interno della comunità, che si sono moltiplicati nel corso del 2016, promuovendo il rilancio del territorio.

Impiegare personale locale all'interno dell'azienda di coltivazione idroponica consente, inoltre, di diminuire l'utilizzo delle automobili con conseguenti benefici per l'ambiente e per le finanze dei lavoratori: "Vogliamo che le persone possano raggiungere il luogo di lavoro a piedi o in bicicletta", ha dichiarato Bloom.

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Il magazzino utilizzato ha un'ampiezza di 8.000 metri quadrati e qui vengono seminati circa 25 prodotti: tutti i tipi di verdure a foglia verde e le erbe aromatiche che crescono naturalmente ad Indianapolis. All'interno dell'azienda Farm 360, i coltivatori sono in grado di produrre quantità di cibo capaci di rifornire l'intera città di verdure fresche durante l'intero anno, non solo i supermercati, ma anche i ristoranti e le mense scolastiche locali. 

Questa florida produttività è dovuta soprattutto alle tecnologie impiegate, che rendono Farm 360 una delle aziende che genera più cibo di ogni spazio al chiuso o all'aperto della città. Essa infatti utilizza un metodo di coltivazione idroponica, ovvero la tecnica di coltivazione fuori suolo per cui la terra è sostituita da un substrato inerte attraverso cui la pianta si nutre di una soluzione composta da acqua e componenti minerali. La tecnica idroponica utilizzata è la NFT, una delle soluzioni più economiche e semplici che consentono il ricircolo dell'acqua e dei nutrienti. I sistemi idroponici alimentano direttamente le piante con gli stessi nutrienti che otterrebbero dalla terra, e allo stesso tempo consentendo di coltivarle in un ambiente privo di elementi potenzialmente nocivi.

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L'impianto utilizza una minore quantità di energia rispetto ai tradizionali metodi di coltivazione, poiché le sostanze nutritive vengono disciolte nell'acqua che viene portata direttamente alle piante. Di conseguenza si utilizza solo un decimo dell'acqua normalmente impiegata. Il sistema idroponico è integrato con un'illuminazione a LED in grado di garantire un ambiente di crescita ottimale ed efficiente per la crescita delle verdure durante l'intero anno. Tale illuminazione, che conferisce a tutti gli ambienti del magazzino una luce di colore viola, è alimentata interamente da energia rinnovabile.

Inoltre, per consentire il massimo sfruttamento di tutti gli spazi, quindi anche la loro altezza, viene praticata la coltivazione verticale delle piante.

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Questo sistema di coltivazione formulato dalla Farm 360, può essere replicato in tutta l'area metropolitana di Indianapolis e può configurarsi come un modello regionale perseguibile in altre comunità, portando numerosi vantaggi alla società locale. "Quello che stiamo facendo può essere replicato più e più volte, quanti capannoni vuoti ci sono a Indianapolis? Potremmo produrre un sacco di cibo ", ha detto Bloom. 

Elena Solli

Elena Solli Designer

Ha sempre qualche progetto per la testa: che si tratti della creazione di borse e gioielli fatti a mano, o di cambiare città per continuare gli studi, non riesce a rimanere ferma senza far niente. Si è sensibilizzata ai temi ambientali durante un periodo trascorso in una comunità immersa nel verde dell’Oxfordshire inglese.