Mozziconi di sigaretta per strada. La soluzione al problema? Un mangia-sigarette

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La soluzione all’odioso e annoso problema dei mozziconi di sigaretta e i relativi inconvenienti è stata suggerita alla fiera “Ecomondo 2011”. Dietro al design c’è un concetto che ci auguriamo si diffonda tra i fumatori, specie se irrefrenabili: portarsi appresso i mozziconi grazie ad un sistema, che comunemente chiameremo, il “mangia–sigarette” adatto anche per spegnerli, personalizzabile e soprattutto riutilizzabile. D’ora in poi anche

quelli che, pur desiderando liberarsi dal vizio, non riescono a resistere di fumare nei luoghi non attrezzati allo scopo, ora non hanno più scuse per gettare liberamente i loro mozziconi.

IL RICICLO DEI MOZZICONI DI SIGARETTA
Giornalmente solo nel nostro Paese ne viene raccolta dai marciapiedi urbani la bella cifra di 195 milioni. Vista la quantità potrebbe essere interessante studiare come riciclarli per evitare di incenerirli, un’idea da verificare potrebbe essere produrre materia prima per imballaggi salvando così parte di polmoni verdi in competizione con il consumo sfrenato di territorio da parte del settore edilizio e infrastrutturale.

I MOZZICONI DI SIGARETTA SONO OVUNQUE
Anche se sono passati ormai sei anni dall’entrata in vigore dell’ultima legge sulla regolamentazione del fumo passivo di sigaretta nei luoghi pubblici, è evidente a tutti che, se da un lato è stata tutelata la salute di una buona parte delle persone più vulnerabili (bambini, donne in gravidanza, ecc.) dall’altro lato, nostro malgrado, è stato creato involontariamente un danno ambientale. Stiamo parlando dei mozziconi abbandonati ovunque da fumatori senza scrupoli poiché giustificati dall’assenza di posacenere fuori dei locali pubblici. Gli operatori ecologici segnalano l’impossibilità di rimuovere i mozziconi poiché molto spesso, per le loro piccole dimensioni si accumulano negli interstizi di pavimentazioni e griglie per lo scolo delle acque piovane e quindi di difficile accesso. Nemmeno gli “spazzatori soffianti”sono efficaci, anzi vengono furbamente usati dagli operatori ecologici per spostare i mozziconi da un luogo all’altro senza troppe fatiche. Inoltre, purtroppo sono fonte sottostimata di ulteriore di inquinamento acustico e ambientale. I motorini, grandi come uno zaino da schiena, non sono catalizzati e per tali ragioni in California, la capitale green degli USA, stanno bandendo i leaf blower ban.
A conti fatti, stiamo pagando per un servizio di nettezza pubblica inadeguato e dannoso e perciò fastidioso. A quanti di voi sarà capitato, passeggiando in luoghi apparentemente incontaminati come spiagge libere o boschi, di trovare gli inconfondibili e maleodoranti resti di sigaretta? O ancora, quanti di voi li hanno ritrovarti persino tra le labbra dei propri bimbi dopo averli lasciati giocare ignari con la sabbia di spiagge, ahinoi, solo superficialmente ripulite? A parte causare rischi noti per la salute dobbiamo ricordare che un mozzicone ha un impatto ambientale ben definito: impiega un anno per degradarsi completamente se lasciato all’aria libera. E allora, come spegnere e abbandonare la sigaretta senza rischiare di dare fuoco al sottobosco o nel migliore dei casi a qualche sfortunato cestino, magari dotato anche di sacchetto in plastica rigorosamente infiammabile?

LE SOLUZIONI AL PROBLEMA

La soluzione più ecologica per tutti è di non fumare. Siccome sappiamo che questa sarebbe una battaglia persa in partenza allora ci accontenteremmo di sensibilizzare l’attenzione pubblica affinché possa influire a diffondere buone pratiche di sostenibilità tra i più pigri. L’idea, tanto semplice quanto efficace per raggiungere l’agognato obiettivo, è stata cristallizzata in realtà sotto diverse forme e dimensioni: partendo da quelle tascabili fino alla taglia da “borsetta”.

Rigorosamente studiati per essere beni durevoli e non di consumo come indicato nella direttiva europea 2008/98/CE sui rifiuti. I prodotti ideati per essere utili in viaggio sono due e a prima vista, entrambi, non ci suggeriscono la loro encomiabile funzione. Il primo, più discreto, è una mini pochette, Mozziconi-sigarette-cdotata di bottoncino per la chiusura automatica, e la sua capienza è limitata per ovvie ragioni di praticità. L’altro prodotto è senza dubbio meno discreto sia per le dimensioni che per la foggia, infatti, da chiuso ha le sembianze di un cono di gelato. Un coperchio semisferico incernierato sul cono si chiude con una leggera pressione intrappolando cenere e cattivo odore. Sulla parte superiore del cono due incavi servono per appoggiare le sigarette, diremmo ideale per invitare a consumare in modo ecologico il vizio. Rispetto al primo offre anche il vantaggio di raccogliere la cenere oltre che i mozziconi.

I mangia–sigarette sono realizzati in EVA (Ethylene Vinyl Acetate) un materiale termoplastico e perciò a fine vita possono essere smaltiti nei raccoglitori per le plastiche riciclabili. L’interno è foderato con una lamina di alluminio per consentire di spegnere in sicurezza le sigarette. La superficie esterna del prodotto è adatta ad essere personalizzata quindi è anche uno strumento utile per realizzare campagne di comunicazione da parte di aziende che desiderino diffondere messaggi promozionali e buone pratiche di sostenibilità ad esempio ai loro clienti o impiegati.

Fonte | Ecomondo 2011












Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura

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