Una birra con Cameron Sinclair, ovvero il potere dei social network

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Roma, piazza del popolo: l’incontro con Cameron è previsto per le cinque del pomeriggio al suo albergo. Noi , che non c’eravamo mai visti prima, ci incontriamo a Santa Maria dei Miracoli e ci salutiamo un po’ increduli: stiamo davvero andando ad un appuntamento con Cameron Sinclair, socio fondatore di Architecture for humanity, solo grazie ad un post su Facebook?? A quanto pare, sì. Arrivati lì tutto si fa più normale, mentre aspettiamo che

arrivino altri ragazzi (saremo in tutto una decina) si chiacchiera e comincio a capire di quale tipo di architettura parleremo stasera.

Cameron Sinclair è socio fondatore (“chief eternal optimist” recitano le parole sul sito) di Architecture for humanity, un’organizzazione no–profit fondata nel 1999 a New York con lo scopo di “costruire un futuro più sostenibile”, attraverso una rete di professionalità sparse in tutto il mondo e che in dieci ani è cresciuta sensibilmente. In effetti il potere mediatico dell’organizzazione è evidente: contrapponendosi con naturalezza all’inaccessibilità delle archistar, anche attraverso il carisma di Cameron, pone al primo posto un’architettura che deve essere in primo luogo utile. La maggior parte dei progetti sono infatti legati a situazioni d’emergenza, per le ricostruzioni post calamità naturali come tsunami e terremoti, e per la maggior parte nelle località più povere del mondo, Africa, Sud America. “Sono diventato architetto perché volevo cambiare l’ambiente , non perché ho visto cattedrali e simili”. Questa frase riassume lo spirito dell’organizzazione. Come una rock star fa tourné in tutto il mondo, Cameron si sposta anche lui in tutto il mondo per promuovere, trovare finanziamenti, parlare con possibili clienti, come l’Enel per questi due giorni che passerà in Italia. “Altri progetti?”, gli domandiamo passeggiando per corso del popolo: “scrivere un libro pro–architettura, in risposta al libro di Franco La Cecla “contro l’architettura”. Eternamente ottimista, decisamente sì.











Giulia Custodi

Giulia Custodi Architetto

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