• scritto da Andrea Di Gaetano
  • categoria Progetti

La provocazione di Jakob Tigges: The Berg, una montagna a Berlino

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Trovata pubblicitaria, idea utopistica, ipotesi concreta... definitela come volete ma la provocazione che Jakob Tigges ha formulato nel progetto denominato “The Berg” non sarebbe tanto assurda se venisse realizzata. Nata come una critica verso la decisione del Senato tedesco di riconvertire in quartieri residenziali l’area del celebre aeroporto berlinese di Tempelhof, chiuso il 30 ottobre 2008, la montagna voleva essere il simbolo utopico dicome un’immagine provocatoria potesse centrare l’obiettivo molto meglio di pagine e pagine di autorevoli critici. “Non volevo che la critica fosse a vuoto, per questo ho pensato a una montagna, perché è l’unica cosa che davvero manca a Berlino”, spiega Tigges in modo semplice, chiaro, diretto; sembra una lezione di marketing, ed infatti funziona!

Questa idea appare su quotidiani e riviste, la gente ne discute su internet e l’opinione pubblica fa pressioni affinché la sua realizzazione sia presa seriamente in considerazione. Lui giustifica questo interesse con una “necessità di utopia” affermando che “c’è una sorta di nostalgia per questo tipo di cose”. Probabilmente ha ragione o forse la gente è semplicemente stufa di vivere all’ombra delle icone architettoniche che caratterizzano lo skyline metropolitano. Una volta le chiamavano grattacieli, oggi invece si usano termini quali “vertical village”, “vertical farm”, “vegetal tower”, “vertical forest”, dando un’immagine verde, nel senso letterale del termine, a questi edifici che hanno la pretesa di ergersi a nuovi modelli per un’architettura sostenibile. A costruire una “montagna” nella pianeggiante capitale danese ci ha già pensato un altro architetto visionario, Bjarke Ingels, con il suo Mountain Dwellings, e allora perché non realizzare una montagna vera e propria nel cuore di Berlino?

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“Mentre altre grandi e ricche città del mondo sfidano i limiti del possibile costruendo giganteschi alberghi dalle forme ricercate, innalzando torri alte fino al cielo o costruendo templi della cultura che sembrano fluttuare sull’acqua, Berlino si concede una montagna”, afferma Tigges nel suo manifesto, “una montagna che tuttavia Berlino non ha bisogno di costruire per possedere”.

Godiamoci quindi questo sogno finché non inizieremo la prossima giornata all’ombra del solito edificio.