L’architettura bioclimatica e l’interazione con il contesto

Architettura-bioclimatica

E’ errore comune utilizzare indifferentemente i termini “architettura bioclimatica” e “bioarchitettura”. Essi infatti non sono sinonimi. L’architettura bioclimatica mira essenzialmente al controllo passivo delle condizioni di comfort abitativo. Vuole cioè raggiungere le condizioni di benessere termo–igrometrico evitando, o
comunque riducendo al minimo, il ricorso ad impianti meccanici. Nelle architetture cosiddette bioclimatiche, infatti, è la giusta interazione tra architettura ed ambiente a garantire il comfort degli occupanti.

La corretta localizzazione e forma geometrica del manufatto architettonico, la giusta esposizione dei fronti ed il loro orientamento, la disposizione degli ambienti, la scelta dei materiali e le caratteristiche tecnologiche dell’edificio. Sono queste peculiarità che, se ben progettate, rendono un semplice manufatto un’architettura bioclimatica.

L’architettura bioclimatica è una disciplina che in passato gli uomini hanno sempre tenuto presente per realizzare le proprie abitazioni. La corretta esposizione e forma della loro casa era l’unico mezzo che avevano a disposizione per difendersi dalle avverse condizioni climatiche.

Poi però, consci delle possibilità delle recenti tecnologie, se ne sono dimenticati perché i moderni impianti di climatizzazione consentivano loro di ottenere il benessere desiderato.

Il Pianeta però, col passare degli anni, ha iniziato a risentire del cattivo comportamento dell’uomo che costruiva senza criterio e ignorava il problema degli sprechi energetici e si è ammalato. Le temperature sono aumentate, le stagioni alterate, la neve scomparsa a bassa quota, il livello del mare innalzato nascondendo le spiagge. E ora, obbligato a correre ai ripari, l’uomo torna sui propri passi: ripensa agli antichi, al modello energetico della capanna, a quello della caverna per conservare le temperature interne, prova a progettare tenendo conto del moto apparente del sole, della direzione dei venti e dell’inerzia termica dei materiali.

Non ci resta che sperare che non sia troppo tardi.
















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.