La casa degli specchi

A Izabelin, piccola cittadina rurale della Polonia situata nei pressi di Varsavia, sperduta in un bosco, sorge una casa particolare. Un parallelepipedo bianco sembra fluttuare a tre metri di altezza tra le piante: non si tratta però di un semplice gioco di prestigio. Lo studio di progettazione REFORM Architekt ha, infatti, rivestito alcune superfici dell’abitazione con degli specchi in modo da sconcertare l’osservatore e per non perturbare eccessivamente la percezione della foresta.

ABITAZIONI MIMETICHE: QUANDO L'ARCHITETTURA SI FONDE CON IL PAESAGGIO

IL PROGETTO DELLA CASA DEGLI SPECCHI

La casa è disposta su due livelli. La zona giorno con un ampio ingresso e un soggiorno con cucina a vista occupa il piano terra insieme ad una stanza per gli ospiti e ad un bagno. Al primo piano, al quale si accede attraverso una scala interna ad unica rampa, invece sono state collocate due camere da letto con i rispettivi bagni e uno studio. Un secondo salotto all’aperto è stato ricavato a livello del terreno in una profonda loggia che mette in comunicazione gli ambienti confinati direttamente con la foresta. 

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L’idea perseguita è stata quella di realizzare un progetto dalle linee contemporanee cercando allo stesso tempo di non alterare visivamente il contesto non urbanizzato e naturale in cui la casa è stata inserita. Non sono stati quindi presi in considerazione i tipici tetti a doppio spiovente oppure i riferimenti all’architettura vernacolare. Sono state però escogitate una serie di furbizie per rendere l’edificio parte integrante del luogo. 

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I prospetti del piano terra sono stati rivestiti per la maggior parte con un materiale riflettente, mentre per le restanti porzioni è stato scelto un legno di marrone scuro, che riproduce il colore del terreno circostante. Anche i pavimenti sono stati trattati nel medesimo modo per creare un tutt’uno con il sottobosco: non esiste soluzione di continuità tra interno ed esterno. Invece, il volume del primo piano è stato tinteggiato di colore bianco, anche se prevalgono i vuoti delle ampie finestre, anch’esse riflettenti, e delle logge sui pieni. Anche l’autorimessa è stata integrata nel volume del piano terra e si mimetizza nel sottobosco: il portellone di accesso al doppio posto auto è in legno ed è praticamente invisibile.

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  • crediti fotografie © Marcin Tomaszewski
Chiara Nicora

Chiara Nicora Architetto

Architetto interessato ad approfondire i temi legati alla riqualificazione del costruito, progetta case e allestimenti temporanei. Affascinata dal mondo dell'arte in tutte le sue molteplici espressioni, dedica il suo tempo libero come volontaria per il patrimonio culturale.