Nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica: obiettivi a lungo termine

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La nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica (Direttiva 2012/27/UE), adottata dall’Unione Europea il 25 Ottobre 2012, è stata ufficialmente pubblicata lo scorso 14 Novembre sulla Gazzetta Ufficiale UE L 315, ed entrerà definitivamente in vigore il prossimo 4 Dicembre (20 giorni dopo la data della sua pubblicazione).

QUALE SARÀ L’ ITER DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA DIRETTIVA?

La vicenda per l’approvazione della Energy Efficiency Directive, era cominciata con una proposta contenete misure vincolanti dal punto di vista giuridico, atte a prescrivere un maggior impegno degli Stati membri nell’utilizzare l’energia in maniera più efficiente in tutti gli stadi della catena energetica a cominciare dalla fase di trasformazione fino alla sua distribuzione e al suo consumo finale.
Gli Stati membri dell’UE avranno a disposizione 18 mesi per recepire la Direttiva 2012/27/UE nei rispettivi ordinamenti nazionali.
Quindi il recepimento ufficiale è datato 4 Giugno 2014, data in cui si concluderà il lungo iter legislativo intrapreso dalla Commissione Europea nel Giugno 2011.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA?

La Direttiva 2012/27/UE stabilisce una serie di misure comuni per l’efficienza energetica nell’Unione al fine di garantire il raggiungimento dell’ obiettivo “20–20–20” previsto nel 2008 dalla strategia compresa nel pacchetto “clima– energia” dell’UE che prevede:
– taglio delle emissioni di gas serra del 20%;
– riduzione del consumo di energia del 20%;
– 20% del consumo energetico totale europeo generato da fonti rinnovabili.
Da rilevare che i requisiti stabiliti dalla Direttiva sono da ritenersi “requisiti minimi” e non impediscono ai singoli Stati membri di mantenere o introdurre misure più rigorose.
Nel caso si verificasse che la normativa nazionale preveda misure più rigorose, gli Stati membri notificheranno tale normativa alla Commissione.

QUALI SARANNO NOVITÀ E VANTAGGI DELL’ ADOZIONE DELLA NUOVA DIRETTIVA?

La Commissione deputata dall’ UE a vagliare l’applicabilità della Direttiva valuterà gli effettivi risparmi entro il 30 giugno 2014 e inoltre entro il 2020 dovrà valutare se l’Unione sia stata in grado di raggiungere un consumo energetico non superiore a 1.474 Mtep di energia primaria e/o non superiore a 1.078 MTEP di energia finale. Durante il riesame dei consumi, la suddetta Commissione farà la somma degli obiettivi indicativi nazionali di efficienza energetica comunicati dagli Stati membri e stabilirà se la somma di tali obiettivi può essere considerata un indicatore affidabile per il raggiungimento del target 20–20–20.
Tra le novità di questa Direttiva di particolare rilievo sono le misure richieste riguardo alla ristrutturazione energetica degli edifici per quanto concerne l’edilizia pubblica.
Dal 1° gennaio 2014, il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del Governo Centrale e da esso occupati dovrà rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti.
Inoltre, un altro obiettivo a lungo termine è quello dell’obbligo per ciascun Paese dell’UE di elaborare una strategia utile a rendere l’intero parco edilizio pubblico e privato più efficiente entro il 2050.
La norma verrà inizialmente applicata agli edifici con una superficie utile totale superiore ai 550 mq, e a partire da Luglio 2015, a quelli con una superficie di 250 mq.
Per gli appalti pubblici è previsto che i Governi centrali acquistino esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, in coerenza con il rapporto costi–benefici, la fattibilità economica, una più ampia sostenibilità, l’idoneità tecnica ed un livello sufficiente di concorrenza.

IN CHE MODO SARANNO PERSEGUITI GLI OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA?

Ciascun stato membro (compresa l’Italia) avrà l’obbligo di :
– Fissare obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica;
– Prevedere una strategia a lungo termine per mobilitare investimenti nella ristrutturazione degli edifici residenziali e commerciali, sia pubblici sia privati;
– Adottare misure per promuovere “la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto ai costi”;
– Un articolo specifico della Direttiva è dedicato alle modalità per effettuare audit energetici in cui viene precisato che gli Stati membri dovranno adottare misure per promuovere “la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto ai costi”;
– Le diagnosi energetiche dovranno essere indipendenti e pertanto si specifica che dovranno essere svolte da esperti aventi qualifiche nel settore e/o tecnici accreditati secondo specifici criteri di qualificazione in conformità alla legislazione nazionale;
– Inoltre dovranno essere anche previsti specifici programmi per incoraggiare le piccole e medie imprese a "sottoporsi ad audit energetici e favorire la successiva attuazione delle raccomandazioni risultanti da tali audit” e dovranno essere impostati piani di sensibilizzazione delle famiglie riguardo ai benefici di tali audit mediante appositi servizi di consulenza.

Scarica il testo integrale della Direttiva

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.