Efficienza energetica degli edifici scolastici: la prima guida nazionale

Lo scorso 19 Aprile il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, unitamente a ENEA e al Ministero dell’Ambiente, ha pubblicato la prima guida all’efficienza energetica degli edifici scolastici.

SCUOLA: BUONI ESEMPI DI RIQUALIFICAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI

Il documento contiene le indicazioni necessarie ad amministratori pubblici e dirigenti dei plessi scolastici per affrontare il complesso tema della riqualificazione di edifici scolastici esistenti. Nella guida vengono affrontate le seguenti tematiche:

Come progettare l'intervento

La guida nazionale all'efficienza energetica degli edifici scolastici espone in un’apposita sezione le modalità di progettazione dell’intervento ribadendo più volte l’importanza di operare un’accurata scelta dell’intervento da svolgere sulla base di una diagnosi energetica e di considerazioni fatte da un tecnico qualificato. No quindi al “fai da te” per decidere e impostare un intervento di ristrutturazione se questo deve essere efficiente ed economicamente vantaggioso.

Il documento prosegue analizzando i diversi tipi di intervento e fornendo per ciascuno qualche esempio pratico.

Viene posta attenzione in particolare agli interventi sull’involucro edilizio citando ad esempio i cool materials e i tetti verdi: i primi riflettono la maggior parte della radiazione incidente in copertura mantenendo temperature superficiali basse rispetto alla temperatura esterna, i secondi garantiscono un buon isolamento oltre a contribuire ad una migliore qualità dell’aria dell’ambiente esterno. Altro argomento affrontato in dettaglio è quello del ruolo dei serramenti di cui vengono esplicitate le diverse possibilità: sostituzione, introduzione di particolari pellicole adesive, doppi serramenti, schermature solari. Non ultimi vengono esposti gli interventi sugli impianti di climatizzazione e riscaldamento.

La qualità dell'intervento

A conclusione di questa esposizione viene sottolineata l’importanza della qualità dell’intervento. Citando la guida: 

“Il controllo della qualità dell’intervento deve accompagnare tutte le fasi del processo edilizio e prevedere le seguenti fasi:

  1. Verifica della qualità del progetto;
  2. Verifica della qualità dell’esecuzione dei lavori mediante controlli in cantiere;
  3. Verifica della qualità a fine lavori mediante misure e prove di collaudo;
  4. Verifica della qualità della gestione mediante controlli periodici;”

Gli indicatori proposti per il controllo del processo edilizio sono l’efficienza dell’involucro, l’efficienza complessiva, l’impatto ambientale dei materiali da costruzione utilizzati, impatto idrico dell’edificio, la luce naturale, il comfort acustico, la qualità dell’aria interna, la protezione dal gas radon, la formazione degli utenti.

Come finanziare l'intervento di riqualificazione

A questo proposito viene citato il decreto della “Buona scuola” che predispone una graduatoria regionale per gli interventi sul patrimonio edilizio del territorio oltre ai fondi europei accessibili. Rilevanza viene data al decreto DM 28/12/12 cosiddetto “Conto termico” che prevede l’incentivazione di interventi di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico. Leggi Come accedere agli incentivi. 

Viene introdotta la possibilità di partecipazione dei privati mediante le Energy service company (EsCo). Tali società, assumendosi un certo rischio finanziario, forniscono servizi energetici o i capitali necessari all’intervento al posto del cliente finale, sgravandolo da ogni forma di investimento relativa all’efficienza dei propri impianti.

Il pagamento dei servizi forniti si basa sul miglioramento dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti.

Giulia Azzini

Giulia Azzini Ingegnere

Appassionata di architettura sostenibile, le piace scrivere e coniuga qui le due cose. Tra un buon libro e un’escursione in montagna si tiene sempre aggiornata. Ama reinventare la propria casa e quella di familiari o amici.