Autocertificazioni per gli edifici di classe G, energeticamente inefficienti

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Escluse le regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e la provincia autonoma di Trento è consentito dalla legge evitare di fare la certificazione energetica dichiarando che l’immobile – se sotto i mille metri quadrati di superficie – ha costi della gestione energetica molto alti e che andrebbe classificato in classe G, quella con le prestazioni energetiche meno efficienti. Questa autocertificazione può essere

contenuta nel rogito o anche in una dichiarazione allegata a parte e va trasmessa dal proprietario entro 15 giorni alla Regione.

Con il “Decreto rinnovabili”, e l’aggiunta del comma 2–quater all’articolo 6 del Dlgs 192/2005 però, si impone negli annunci l’indice di prestazione energetica – derivante dall’attestato – e di fatto la certificazione diviene obbligatoria per tutti coloro che pubblicizzano la vendita di un immobile.

A stretto rigore l’autocertificazione in classe G sopravvive solo in casi particolarissimi, quando non si fa alcun annuncio di vendita, perché, per esempio, l’immobile è alienato a un vicino o a un figlio. Si ricordi inoltre che l’autocertificazione non è ammessa dalle direttive europee recepite per cui dichiarata quasi un atto illegittimo.












Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.