Riciclare le macerie per ricostruire Haiti

Edifici civili, scuole e ospedali sono solo un mucchio di macerie dopo il devastante terremoto di grado 7 della scala Richter che ha colpito Haiti il 12 gennaio 2010. Dei palazzi, crollati su se stessi, restano solo pietre frantumate, pilastri smembrati e polvere. Eppure proprio da queste macerie potrebbe sorgere la nuova Haiti, più solida e resistente alle calamità naturali. Nella capitale Port–au–Prince, infatti, sarà attuato un progetto di ricostruzione molto particolare che prevede il riutilizzo e il riciclo delle macerie dei palazzi crollati, per la costruzione dei nuovi e più resistenti edifici.

Il progetto sarà realizzato dalla Indepedence Recycling of Florida. IRF: un’azienda che si occupa di riciclo di rifiuti edili ed è in grado di recuperare ogni anno circa tre milioni di tonnellate di calcestruzzo ed asfalto per trasformarli in nuovi prodotti.

Un progetto ambizioso in termini ambientali perché potrebbe evitare la produzione, e le relative emissioni inquinanti, di molto materiale. Raccolti pietra dopo pietra, quartiere dopo quartiere, i rifiuti della capitale haitiana, sarebbero poi frantumati e riutilizzati per il confezionamento di prodotti edili da impiegare nella costruzione delle nuove abitazioni. E’ chiaro quindi come si assicuri in questo modo anche un significativo risparmio di denaro in una zona con grandi difficoltà economiche.

Non è sempre questa, purtroppo, la linea che si adotta in occasione di calamità naturali quando tutti i detriti vengono indistintamente conferiti in discarica e non si pensa ai loro possibili riutilizzi nonostante la pratica di riutilizzarli sia economica e a basso impatto ambientale.

Tempo fa, un’altra società della Florida, si era occupata risolvere in maniera sostenibile uno dei grandi problemi che, soprattutto durante la fase iniziale, affliggevano l’isola: la mancanza di energia. La società americana aveva stabilito di fornire ad Haiti energia proveniente da fonti rinnovabili.

Uno sviluppo sostenibile è possibile. Bisogna solo scegliere di volerlo.

Fonte | One Green Tech

Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.