Recycled Island, l’isola di rifiuti pronta per essere abitata

Recycled-Island

Il Pacific Trash Vortex prima, l’isola di rifiuti nell’Atlantico poi. Un avvistamento dopo l’altro e si scopre che i nostri oceani sono pieni di spazzatura. Ed è da queste tristi scoperte che hanno preso spunto gli architetti olandesi della WHIM architecture per progettare Recycled Island: l’isola riciclata. Per il momento si tratta soltanto di un’idea e il progetto non è stato ancora realizzato, ma qualora i disegni del gruppo olandese dovessero trovare una reale applicazione, ci potremmo trovare ad abitare su un’isola di rifiuti.
 
Un’isola sulla con abitazioni sostenibili, strade, piazze e aree coltivabili sita nella zona settentrionale dell’oceano Pacifico, dove la presenza dei rifiuti galleggianti è più massiccia.

I rifiuti sarebbero suolo, e poi materiale da costruzione e poco verrebbe prodotto, molto riutilizzato riducendo così i consumi legati alla produzione e al trasporto.

Il progetto della Recycled Island è stato presentato per la prima volta al Lost & Found di Amsterdam ma necessita l’intervento e la collaborazione delle più diverse figure professionali per poter essere realizzato in modo da non essere spazzato via dal primo uragano di passaggio. Servono oceanografi che conoscano bene le acque e le correnti, chimici che studino il riciclo della plastica, ingegneri che progettino la costruzione dell’isola… altrimenti si rischia la fine della Spiral Island, l’isola artificiale realizzata nel 1998 e progettata da Richard Sowa che voleva in questo modo ridurre il problema della presenza invadente dei rifiuti in mare. Si trattava di un’isola artigianale, composta da bottiglie di plastica tenute insieme da compensato e bambù, distrutta dall’uragano Emily nel 2005.

Visita il sito del gruppo di architettura WHIM

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Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.