Un laboratorio di recupero e manutenzione dei vecchi oggetti per il Comune di Capannori

Laboratorio-recupero-a

Come ridare nuova vita ad oggetti in disuso riducendo la produzione di rifiuti e sostenendo una nuova estetica ecologica? La Minonna! Ovvero un innovativo progetto studiato per il comune di Capannori da Camilla Piccinini e Alessandro Russo neolaureati all’istituto ISIA di Firenze. Li abbiamo incontrati per sapere nel dettaglio di cosa si tratta.

“ L’idea” –ci ha spiegato Camilla– “nasce dall’obiettivo di offrire una risposta concreta alla gestione dei rifiuti urbani, sperimentando sul campo ciò che viene definito eco–design. Il designer, infatti, in base alle sue capacità e competenze può fornire un contributo sostanziale nel promuovere un processo di creatività e produzione che tenga conto dell’impatto degli oggetti nel loro intero ciclo di vita In questo caso attraverso una rivalutazione estetica e funzionale degli oggetti, si allunga il ciclo di vita deviando la loro entrata in discarica e la loro dismissione. Il concetto estetico di bellezza sul quale ci siamo basati” – prosegue Camilla– “ è quello espresso da Hans Gauber secondo il quale La bellezza è una dimensione centrale della sostenibilità. Quella bellezza che l’uomo ritrova, impegnandosi nella gestione oculata delle risorse, rispettando la varietà ecologica e culturale, nella peculiarità dell’identità locale. Quindi l’estetica che dovranno avere i prodotti futuri, è un’insieme di valori quali: impatto ambientale ridotto, utilità e funzionalità, discrezione e responsabilità sociale, emozionalità e sensualità.

Laboratorio-recupero-b

La Minonna attua un rovesciamento che ha un lato culturale, oggetto di formazione e di autoeducazione, e un lato materiale che riguarda i nostri comportamenti pratici.

Il laboratorio, inizialmente diviso in tre parti: accoglienza, area laboratorio e magazzino di smistamento merci; offre al cittadino del comune di Capannori un servizio gratuito di restyling. Insieme agli eco designer, infatti, si potrà decidere – una volta verificato lo stato dell’oggetto – se e come riutilizzare il bene.

L’OCR cioè l’occhio del riciclone, cuore pulsante del laboratorio, verificherà lo stato di conservazione del bene e la qualità e tipologia dei materiali di cui è composto in un’ottica di futuro riciclo. L’iniziativa che speriamo verrà recepita da molti altri comuni della toscana, segna un importante punto di svolta nello sviluppo di una coscienza ecosostenibile condivisa. Nei potenziali sviluppi futuri del laboratorio Camilla e Alessandro hanno ipotizzato la creazione di un vero e proprio Eco–Centro di formazione e informazione nell’isola ecologica che attraverso corsi di artigianato, lavoro creativo e iniziative pubbliche in collaborazione con le scuole del territorio possa avvicinare la collettività ad una rinnovata coscienza ecologica.

  • crediti fotografie © Designer Camilla Piccinini e Alessandro Russo