Premiato un portale per la gestione sostenibile di materiale da scavo

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Un giovane geologo è stato insignito del premio Impatto Zero (VI edizione del concorso nella categoria “Rifiuti”) per la realizzazione di un portale web ideato per fomentare buone pratiche di sostenibilità nella gestione dei materiali di riporto dagli scavi in cantieri edili. Lo abbiamo intervistato per spiegarci com’è nata la sua idea, quali vantaggi innovativi offre e quali ostacoli ha incontrato nel concretizzarla.

COM’E’ NATA L’IDEA VINCENTE?

Il geologo Valmachino ci spiega che il suo portale “è nato dall’esigenza del reperimento preliminare di progetti che producano o possano riutilizzare terre e rocce da scavo”. Si tratta dunque di uno strumento ideato per risolvere una problematica comune agli operatori del settore delle costruzioni: la difficoltà di far incontrare, in tempi brevi e risparmiando denaro, domanda e offerta di materiali da scavo. Il portale è stato attivato nel 2011 grazie all’opportunità rappresentata dalla legislazione ambientale che non ammette iniziare opere di escavazione senza comunicare alla Pubblica Amministrazione una destinazione certa dei materiali da riporto: in mancanza di un progetto che recuperi il materiale da escavazione, le imprese devono conferirlo obbligatoriamente nelle discariche per inerti, con conseguenti oneri e impatti ambientali importanti.
Infatti, per ottenere le autorizzazioni pubbliche le imprese devono definire un Piano di gestione delle terre e rocce da scavo identificando:

  • modalità di riutilizzo in loco,
  • il luogo di destinazione del materiale nel caso venga in parte e/o totalmente allontanato dal cantiere,
  • la compatibilità ambientale del sito di ricevimento con le caratteristiche dei materiali stessi,
  • i tempi di trattamento.

L’obiettivo ultimo, ma non marginale, del nostro geologo è di favorire la riduzione dell’azione antropica dovuta all’estrazione di materiale da siti naturali intonsi e quindi la devastazione di ecosistemi. Il portale dunque fomenta buone pratiche in linea con le direttive europee sulla corretta gestione dei rifiuti.

COME FUNZIONA IL PORTALE?

In pratica, il portale ha l’aspetto di una bacheca virtuale, è una sorta di banca dati che va ampliandosi nel tempo grazie al contributo volontario degli stessi utenti.
Quest’ultimi, una volta registrati, possono pubblicare i loro annunci di offerta o di domanda dei seguenti materiali: sabbie, rocce, ghiaie, argille e terre da scavo. Inoltre, possono definire una serie di informazioni utili alla negoziazione, quali il luogo di provenienza, caratteristiche tecniche della merce e i propri dati di contatto. Il tutto avviene in pochi click! A nostro modesto avviso, il portale stimola lo sviluppo di un importante mercato potenziale a servizio di imprese e professionisti del settore, tenute alla gestione di materiali di riporto.

QUALI SONO GLI UTENTI TIPO?

I professionisti che beneficiano del portale sono in genere Geologi, Ingegneri, Architetti, Chimici, Geometri, Periti, ma anche imprese come laboratori di analisi chimiche, movimentazione e trasporto di terre e inerti, impianti di trattamento detriti, noleggio di attrezzature, manodopera specializzata e consulenti. Per quanto riguarda la negoziazione gli utenti principali sono il detentore o produttore, ovvero colui che abbia deciso di disfarsi del materiale da scavo, e il richiedente, il quale può essere un intermediario (il responsabile tecnico per la gestione ambientale dei rifiuti) o anche l’utilizzatore finale (un privato).

CHE VANTAGGI OFFRE IL SERVIZIO?

La gratuità: è il vantaggio principale del servizio rispetto agli altri sistemi chiamati in gergo “borsini” dei materiali o dei rifiuti. Tuttavia, non escludiamo che nel prossimo futuro il servizio possa essere sostenuto dalle quote associative e dai proventi pubblicitari.

La semplicità: una volta accertata la fattibilità dell’operazione il detentore/produttore può consegnare il materiale all’interessato direttamente nel luogo di utilizzo. L’unico costo che deve essere sostenuto dalle parti negoziatrici è quello del trasporto, il quale viene ripartito equamente.

Il risparmio di tempo e di denaro: gli annunci on–line sono efficaci ed efficienti in quanto consentono di velocizzare le negoziazioni e le pratiche per le autorizzazioni pubbliche; i costi di stoccaggio o gli oneri per il conferimento in discarica sono annullati quando i rifiuti sono trattati come risorse.

Il geologo ci fa notare che, grazie al suo portale, i Comuni in difficoltà economiche, nonché penalizzati pesantemente dalle recenti alluvioni, potrebbero consolidare argini e strade dei loro territori con materiali recuperati a costo quasi zero.

L’ampio bacino d’utenza: gli annunci pubblicati nella bacheca virtuale non riguardano solo il Veneto ma spaziano in tutta Italia, ciò aumenta la possibilità di esito positivo delle negoziazioni.

L’eliminazione di cumuli antiestetici: l’accumulo di materiali da riporto in aree periferiche ai cantieri viene convenientemente evitato e di conseguenza il rischio che tali aree si trasformino in discariche abusive quando vengano superati i limiti di legge, in termini quantitativi e temporali, stabiliti per lo stoccaggio di materiali.
La funzionalità del cantiere: liberando i cantieri, in tempi relativamente veloci, dai materiali accumulati nel loro interno si ottimizzano efficacemente ed efficientemente gli spazi di lavoro, guadagnando in sicurezza.
La tracciabilità dei materiali: il servizio consente di registrare le negoziazioni. Ricordiamo che nel nostro Paese il SISTRI, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti, è stato sospeso fino al prossimo giugno, benché gli operatori debbano continuare a pagarlo per coprire il debito dello Stato verso l’impresa fornitrice del software di gestione.

QUALI OSTACOLI ALLA REALIZZAZIONE DELL’IDEA?

Il geologo ci ha spiegato che il servizio offerto attraverso il suo portale non rientra nell’attività d’intermediazione dei rifiuti (art. 212, com. 10, del D.lgs. 152/2006) e pertanto la sua attivazione non ha incontrato ostacoli di tipo legale e tantomeno economico: non sono stati richiesti né la sottoscrizione di una garanzia finanziaria, nei confronti del ministero dell’Ambiente, e nemmeno l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali. Piuttosto, ci fa capire il geologo, il portale deve fronteggiare un ostacolo di tipo culturale: un mercato tradizionalmente non avvezzo alle tecnologie informatiche della comunicazione (ICT).

Per tale ragione, noi crediamo che la rivoluzione “green”, quella in grado di sovvertire la consuetudine di operare in modo obsoleto e irrispettoso verso l’ecosistema, debba partire da menti giovani, ovvero flessibili, oltre che eticamente corrette. Speriamo che questo progetto possa essere letto come un incoraggiamento verso questa direzione.

Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura