Interni in legno

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Gli interni abitativi sono stati caratterizzati da secoli dall’utilizzo del legno a causa della sua facile reperibilità, lavorazione e durabilità, specialmente se non esposto agli agenti atmosferici. Da secoli, artisti, architetti e designer hanno utilizzato questo materiale nei modi più diversi, conciliando la loro creatività con le ottime prestazioni ottenibili dal suo impiego. Con l’evolversi della tecnologia si sono resi disponibili numerosi strumenti in grado di garantire la possibilità di ambire a forme sempre più complesse e particolari, riducendo i tempi di lavorazione e le problematiche costruttive grazie a macchine sempre più precise e software per un’accurata progettazione in tre dimensioni.

Gli esempi riportati sono significativi in quanto dimostrano come sia possibile ottenere un’infinità di risultati estetici differenti utilizzando un materiale ecosostenibile come il legno.

ZMIANATEMATU

Xm3 | Polonia

Il ristorante Zmianatematu, progettato dallo studio d’architettura polacco Xm3 e realizzato nel 2011, è situato nel centro di Łódź, Polonia, lungo una delle strade principali della città, un tempo simbolo di ricchezza ma peggiorata negli ultimi decenni a causa del degrado delle aree circostanti. L’intervento riguarda la ristrutturazione di un edificio di fine ’800 in stile neoclassico, in un contesto caratterizzato da monumentali architetture precedenti la seconda guerra mondiale, puntando a ricreare uno spazio in grado di rilanciare l’immaginedel quartiere e che oltre alla ristorazione possa offrire la possibilità svolgere attività come esposizioni artistiche e piccoli eventi in grado di stimolare la creatività dei giovani artisti locali. Su queste premesse lo studio Xm3 disegna, con un budget davvero limitato, un locale dall’immagine accattivante, in cui la particolare forma dei rivestimenti interni si sposa perfettamente con l’accurata scelta dei materiali e degli arredi. Il pavimento viene trattato con resina epossidica grigia, in grado di conferire una completa uniformità allo spazio, le pareti originarie vengono lasciate così come sono, con l’intonaco grezzo che testimonia i segni del tempo trascorsi sulla struttura. L’aspetto più straordinario del progetto riguarda la decisione di utilizzare pannelli di compensato in serie per ricreare un ambiente omogeneo ed esteticamente unico: forme curve e sinuose partono dal soffitto e sfiorano i muri delineando per l’intero ristorante un’immagine innovativa che porta a descrivere il locale una sorta di moderna caverna in legno. Quello che originariamente appariva come un grezzo locale degradato diviene con l’intervento un esempio straordinario di riqualificazione architettonica.

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STARBUCK’S DI DAZAIFU

Kengo Kuma and Associates | Giappone

Lo Starbuck’s di Dazaifu, Fukuoka, Giappone, realizzato dallo studio di Kengo Kuma, spicca rispetto agli altri caffè della famosa catena grazie alla cura dei suoi interni. Il progetto è situato lungo il percorso principale che porta al famoso santuario di Tenmangu Dazaifu, un complesso di strutture in legno costruito sulla tomba di Sugawara no Michizane: un poeta e politico medievale giapponese successivamente divinizzato col nome di Tenjin e considerato il “Dio dell’esame”. Il sito è meta di pellegrinaggio di circa 2.000.000 di visitatori ogni anno ed è caratterizzato dalla presenza di architetture tradizionali a piccola scala: lo Starbuck’s progettato da Kuma ha dovuto quindi confrontarsi con questo delicato contesto concentrandosi sull’importanza dell’immagine che avrebbe dato davanti a un’ingente mole di turisti. L’intento progettuale è di richiamare la quiete e la sacralità del santuario e confrontarsi con il paesaggio urbano attraverso un design innovativo e ricercato, facilmente riconoscibile e in grado di riferirsi astrattamente all’architettura tradizionale giapponese. Si opta per un sistema di travetti diagonali di lunghezza da 1,3 a 4 metri, intrecciati secondo un complesso schema tridimensionale, formando una tessitura costituita da più di 2.000 pezzi che riveste l’interno dell’edificio, arrivando ad arrestarsi nettamente in corrispondenza dell’ingresso. Gli elementi in legno, la cui lunghezza lineare totale supera i 4 chilometri, sono studiati per poter essere completamente smontati e riutilizzati in altre strutture.

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ALBERT REICHMUTH WINE STORE

OOS | Svizzera

L’Albert Reichmuth Wine Store è una famoso negozio di vini a Zurigo, Svizzera, i cui interni sono stati disegnati dallo studio OOS utilizzando cassette di legno generalmente impiegate per il trasporto delle bottiglie. Il locale in questione offre diversi spazi per le attività dell’enoteca, dalla vendita al pubblico ad aree per la degustazione e per lo svolgimento di seminari. L’idea progettuale consiste nella realizzazione di un negozio la cui immagine richiami fortemente la funzione svolta al suo interno, attirando l’attenzione dei passanti e diventando facilmente identificabile. Gli interni sono caratterizzati dal completo utilizzo di casse in legno disposte secondo una composizione volumetrica che con l’alternarsi di pieni e vuoti dona un aspetto omogeneo e dinamico all’intero spazio: quelli che genericamente sono utilizzati come semplici contenitori di vini diventano in questo caso veri e propri elementi d’esposizione, in cui ogni nicchia o sporgenza può servire a classificare un particolare tipo di vino, secondo suddivisioni per aree geografiche o per datazione. Le bottiglie sono esposte con un’eleganza tale da apparire come opere d’arte in uno spazio museale, arricchito da una curata illuminazione in completa sintonia con l’ambiente. Il risultato è la prova di come sia possibile realizzare un’ottima architettura reinventando la funzione di semplici oggetti d’uso comune.

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NORWEGIAN WILD REINDEER CENTRE PAVILION

Snøhetta | Norvegia

Il Norwegian Wild Reindeer Centre Pavilion, progettato dallo studio Snøhetta, è stato completato nel 2011 ad Hjerkinn, Norvegia, sui bordi del Dovrefjell National Park. Il padiglione, di circa 75 metri quadrati, è arroccato su un altopiano a 1200 metri d’altezza ed offre ai visitatori stupende viste panoramiche sulla catena montuosa Snøhetta. La struttura è stata concepita per l’osservazione del paesaggio ed in supporto ai programmi educativi sulle renne selvatiche che popolano la zona: il sito è ritenuto particolarmente importante grazie alle sue spiccate qualità ambientali, con la presenza di rare specie di piante ed animali, ed é stato inoltre celebrato più volte da miti e leggende locali. Dal punto di vista architettonico l’edificio presenta un volume semplice e lineare grazie al suo “guscio” esterno a forma di parallelepipedo, mentre il corpo interno è trattato con forme curve che attribuiscono una forte organicità alla sua immagine. Il nucleo centrale in legno è la chiave dell’intero progetto: in facciata è considerabile principalmente come un elemento scultoreo di forte richiamo al paesaggio circostante, negli interni si pone invece come un vero e proprio elemento d’arredo completamente utilizzabile come seduta. La realizzazione del corpo interno è avvenuta grazie all’utilizzo di modelli digitali 3D e all’utilizzo di macchine di fresatura guidate da esperti operai di cantieri navali norvegesi, i quali hanno ricreato la complessa forma a partire da 10 travi in legno di pino.

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AESOP SAINT–HONORE’

March Studio | Francia

Il negozio di Aesop in Rue Saint–Honorè, nel centro storico di Parigi, è stato progettato da Dennis Paphitis (fondatore della stessa Aesop) in collaborazione con lo Studio March con sede a Melbourne, che ha curato diverse filiali dello stesso marchio in tutto il mondo. L’idea originaria di utilizzare il gesso come materiale principale per gli interni dello stabile è stata successivamente abbandonata in favore del legno, ampiamente diffuso in abitazioni e attività commerciali parigine sia per le pavimentazioni che per i rivestimenti: lo spazio sarebbe dovuto apparire come un ambiente omogeneo trattato con un unico materiale costruttivo “per creare un’atmosfera calda e accogliente”. Il risultato visivo rispecchia le intenzioni architettoniche iniziali: i pavimenti e il soffitto sono caratterizzati dalla grande uniformità conferita dal parquet, mentre le pareti diventano veri e propri spazi espositivi contraddistinti da un’articolata serie di sporgenze e rientranze che, come una sorta di texture in tre dimensioni, rende unici gli spazi. Il legno impiegato per il negozio è stato selezionato da foreste rinnovabili nel Victoria, Australia: circa 3500 pezzi sono stati tagliati e lavorati a mano in un laboratorio di Richmond, un quartiere nella periferia di Melbourne, prima di essere attentamente numerati ed inviati tramite container a Parigi.

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Alessandro Zerbi

Alessandro Zerbi Architetto

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