La terra cruda, materiale da costruzione sostenibile, in mostra a Parigi

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Alcuni tra gli edifici più antichi della Terra sono costruiti in terra cruda. Si stima che attualmente la metà della popolazione mondiale, approssimativamente tre miliardi e mezzo di persone in sei continenti, viva o lavori in edifici costruiti in terra cruda. La terra è un materiale 100% ecocompatibile. Non è prodotto né trasportato. Un muro di terra ben costruito funziona come un naturale condizionatore d’aria, essendo fresco d’estate e caldo d’inverno.

Al momento della demolizione dell’edificio, la terra ritorna nel posto da cui è stata prelevata e può essere riciclata all‘infinito. E’ il materiale da costruzione più usato sul pianeta eppure non è possibile esaurirlo! Inoltre si presenta già pronto e richiede una manipolazione minima per essere utilizzato.

UN ERRORE DI VALUTAZIONE

Ampiamente bistrattata dall’arrivo del suo cugino più prossimo, il cemento, la terra è tornata in auge grazie alle sue qualità estetiche ed ecologiche, attraendo l’attenzione di un numero sempre crescente di architetti e costruttori bio. L’errore di valutazione principale che si commette nei confronti dell’architettura di terra è quello di considerarla come utilizzata esclusivamente per costruire le abitazioni delle popolazioni più povere, ma in realtà ne esistono esempi in aeroporti, ambasciate, musei, fabbriche ed edifici religiosi.

Le ricerche più avanzate sono rivolte al miglioramento delle sue prestazioni di resistenza, per renderla ancora più competitiva nel mercato dei materiali edili.

UNA MOSTRA SULLA TERRA CRUDA A PARIGI

Ma terre première pour construire demain è una mostra sulla terra come materiale grezzo da costruzione concepita in collaborazione col laboratorio di ricerca della Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Grenoble, Craterre e co–prodotta con quattro agenzie regionali che la ospiteranno fino al 2013 presso la cité des sciences e de l’industrie.

La mostra è divisa in quattro sezioni principali:

  1. la terra è fatta di granelli
  2. esperimenti con la terra
  3. costruire con la terra
  4. costruire coi granelli domain

Nelle costruzioni, l’interruzione della continuità rappresenta sempre una debolezza, ecco perché l’impegno maggiore è rivolto alla corretta sistemazione dei granelli all’interno dei materiali, compattandoli il più possibile. La terra è un cemento naturale composto ma miliardi e miliardi di granelli che si aggregano grazie all’intervento dell’acqua. L’argilla risultante è sempre circondata da un sottile strato di molecole che vengono catturate dall’atmosfera.

Terra-cruda-colore

Un muro argilloso non è mai asciutto, nemmeno nel deserto. Oltretutto l’argilla è caricata elettricamente e crea forze elettrostatiche che aumentano la forza di coesione dei granelli.

DA DOVE PROVENGONO I COLORI DELLA TERRA

L’ossido di ferro si mescola con l’argilla donando alla terra questa straordinaria varietà di colori. Ad esempio negli ambienti urbani la terra è quasi sempre inquinata da polveri provenienti dalle costruzioni convenzionali. La terra dei boschi è molto scura perché carica di materiale organico, che tra l’altro, la rendono inadatta per la costruzione.

I GRANELLI DI CUI E’ COMPOSTA LA TERRA

I granelli di cui è composta la terra sono classificati in base alla loro misura:

Ciottoli diametro da 2cm a 20cm
Ghiaia diametro da 2mm a 2cm
Sabbia diametro da 60microns a 2mm
Limo diametro da 2microns a 60microns
Argilla diametro inferiore a 2microns

Quando l’argilla è mescolata con l’acqua, diviene malleabile, plastica o liquida. Quando si asciuga l’argilla recupera le sue capacità di coesione utili a tenere insieme i granelli di terra. Una terra argillosa non dovrebbe contenere pietre o ghiaia, una alta percentuale di sabbia riduce il rischio di fessurazioni. Terre non utilizzabili in edilizia contengono quantità insufficienti di argilla.

Per ottenere un buon materiale da costruzione, forte e maneggevole, la proporzione di argilla dovrebbe essere intorno al 15%. La sabbia dovrebbe essere compresa tra il 40 e l’80%, la ghiaia tra lo 0 e il 40% e il limo tra il 10 e il 25%. Se il contenuto di argilla in un terreno è troppo alto si possono aggiungere maggiori quantità di sabbia e ghiaia oppure fibre (ad esempio la paglia). Generalmente una miscela piuttosto liquida con quantità elevate di argilla si usa negli intonaci, mentre una contenente meno argilla è migliore per essere compattata.

Edifici costruiti con terre non stabilizzate rischiano l’erosione, a meno di speciali precauzioni in fase di progettazione per ridurre il rischio di esposizione alle piogge e umidità. Stabilizzanti e additivi o metodi come una buona compattazione e l’ottimizzazione dei grani reduce sensibilmente i rigonfiamenti, le fessurazioni e il ritiro delle murature, aumentandone la forza e durevolezza e la resistenza all’umidità.

LE PRINCIPALI TECNICHE PER LA COSTRUZIONE IN TERRA CRUDA

Le quattro tecniche principali usate tradizionalmente in tutto il mondo sono le seguenti:

Pisè o terra battuta

La terra battuta comporta la costruzione di casseforme entro le quali la terra è lasciata compattare. Tali casseforme, che devono essere forti abbastanza da resistere alla pressione della compattazione, sono tradizionalmente costituite da sezioni di pali tenuti insieme e fatti scorrere lungo il muro dopo che s’è compattato. La terra deve essere costituita da una specifica miscela di argilla e sabbia con circa il 10% del suo peso complessivo costituito da acqua. Nelle più moderne costruzioni in terra battuta si usa aggiungere una percentuale di cemento o emulsione d’asfalto per stabilizzarla, aumentare la coesione e la resistenza a compressione e diminuire la possibilità di erosione una volta che la parete è esposta agli elementi.

Daub

È un intonaco a base di terra ottenuto dalla miscelazione di terra fine, paglia (o altro materiale fibroso) e calce. È utilizzato per sigillare gli spazi tra sezioni di legno nei muri

Adobe

È una tecnica molto antica di costruzione di blocchi di terra costituiti da una miscela di terra ricca d’argilla e una quantità sufficiente di sabbia da consentire adeguata resistenza alla compressione e ridurre le fessurazioni. La miscela deve essere liquida abbastanza da poter essere versata all’interno di casseforme, in cui viene brevemente lasciata indurire fintantoché non sia possibile rimuovere le casseforme per lasciarla asciugare al sole.

Cob

Il sistema a “cob” usa una combinazione di argilla, sabbia, paglia e acqua per creare rigidi blocchi a forma di pagnotta che vengono posti nel muro e poi “intessuti” tra loro per creare una massa consolidata. I blocchi permettono la creazione di forme curve grazie alla loro malleabilità, ma richiedono molta paglia! La paglia lavora per il “cob” come l’acciaio per il cemento: dà alla parete maggiore resistenza alla tensione, specialmente quando i vari blocchi sono lavorati tra l’uno e l’altro con il “cobber’s thumb” o con le proprie mani e dita.

Federica Lipari

Federica Lipari Architetto

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