Ceramica antibatterica e autopulente: un materiale ecoattivo efficace come gli alberi

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Una ceramica antibatterica e autopulente è il materiale innovativo, appartenente ai materiali ecoattivi, di una nota azienda emiliana. La lastra può essere usata per rivestire edifici e realizzare pavimenti ma non solo, purifica l’aria, rimuove i batteri, si auto–igienizza. Non è poco. Alla base di tutto c’è un processo fotocatalitico, fortemente ossidativo che, in presenza di aria, umidità e luce, decompone le sostanze organiche e inorganiche inquinanti entrate in contatto con le superfici fotocatalitiche. La fotocatalisi richiama la più nota fotosintesi clorofilliana che trasforma le sostanze dannose per l’uomo tramite un’ossidazione permessa dall’azione combinata di luce e aria.

In questo caso la sostanza fotocatalizzatore è rappresentata dal Biossido di Titanio (TiO2), in forma di particelle micrometriche fissate ad alta temperatura che, una volta esposte all’aria e alla luce, attivano tre distinti processi: azione antinquinante, azione antibatterica e azione autopulente.

AZIONE ANTINQUINANTE

Sono principalmente tre le sostanze responsabili dell’inquinamento e di numerose patologie dannose alla salute quali asma e affezioni cardio–polmonari:
– Biossido di azoto
– Polveri sottili
VOC (Volatile Organic Compound, ovvero Sostanze organiche volatili).
Il processo di fotocatalisi attivato dal Biossido di Titanio decompone e trasforma gli elementi inquinanti e tossici in composti innocui come nitrati, solfati e carbonati, riducendo sensibilmente l’inquinamento prodotto dalle automobili, dalle fabbriche e dal riscaldamento domestico e migliorando la qualità dell’aria respirabile con indubbi vantaggi per il nostro benessere.

AZIONE ANTIBATTERICA

In questo caso la decomposizione non uccide le cellule batteriche ma le decompone danneggiando le pareti cellulari in modo irrimediabile azzerando la pericolosità di batteri come Escherichia Coli, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, responsabili di gravi patologie.

AZIONE AUTOPULENTE

Il biossido di titanio presenta la peculiarità di attirare e trattenere sulla superficie delle lastre le molecole d’acqua contenute nell’aria, facendo sì che lo sporco si attacchi più difficilmente e possa essere rimosso agevolmente riducendo considerevolmente l’uso di detergenti chimici. Lo sporco di natura organica invece si degrada come nel caso degli agenti inquinanti e dei batteri.

Si ottengono così notevoli benefici sia all’esterno sia all’interno degli edifici. All’esterno perché la fotocatalisi, con la sua azione disgregativa, permette di ridurre gli effetti visibili dello sporco mantenendo inalterata nel tempo l’integrità estetica delle pareti, abbassando i costi di manutenzione e all’interno per la notevole diminuzione dello sporco, dei residui di nicotina e degli odori derivati da essi.

Si stima che mille metri quadrati di questa lastra producano un effetto benefico pari a venti alberi di alto fusto, non male per un pavimento!

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.