Case pieghevoli in bambù: un rifugio temporaneo come un origami

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A seguito del terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito la Cina centrale nel maggio 2008, il Governo Cinese ha dovuto provvedere alla creazione di 1,5 milioni di abitazioni temporanee. Da questo tragico evento, che ha provocato la morte di oltre 69 mila persone, l’architetto Ming Tang ha tratto spunto per l’ideazione delle Folding Bambù Houses, e cioè, letteralmente, case in bambù pieghevoli come origami, seguendo le disposizioni ufficiali che hanno dettato la progettazione un rifugio temporaneo che potesse essere di facile produzione, resistente alle condizioni esterne, poco costoso e rispettoso dell’ambiente.

Rifugio temporaneo in bambù: la tenda da costruire in caso di emergenze

Dall’estetica ispirata all’antica e nobile arte degli origami, il rifugio presenta una leggera struttura in pali di bambù che, allo stesso tempo, assicura rigidezza e duttilità a tutto il complesso. Le case pieghevoli sono destinate a fungere da ricoveri temporanei in caso di terremoti, di tsunami o di qualsiasi altra calamità naturale.

I concetti di dinamismo e trasportabilità, perciò, sono fondamentali in un progetto del genere e, pertanto, il materiale che meglio risponde a questo tipo di esigenze, oltre a quelle della sostenibilità ambientale, è proprio il bambù.
Elemento naturale estremamente versatile e resistente, viene utilizzato in molteplici campi: dal foraggio per gli animali alla fibra per tessuti e, non in ultimo, come materiale da costruzione.

In Europa si sta diffondendo molto velocemente anche come sostituto del legno. Oltre ad essere di agevole reperibilità e di semplice riproducibilità, regala resistenza, flessibilità, adattabilità e leggerezza alle strutture. Le infinite forme che queste tipologie di case possono assumere offrono valide risposte alle esigenze del contesto e alla topografia del terreno su cui sono collocate, producendo visuali e scenari sempre diversi tra loro.

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Alla fine del montaggio la copertura viene realizzata con uno strato di carta riciclata pre e post consumo. La carta pre–consumo deriva direttamente dal riciclo dei prodotti di scarto delle lavorazioni industriali, mentre quella post–consumo proviene, ovviamente, dal riutilizzo dei residui che si ottengono dopo l’impiego dei prodotti.

La Folding Bambù House è stata premiata dall’importante concorso Re:Construction Award, sponsorizzato dall’UrbanRe:Vision di San Francisco; un progetto d’avanguardia che si propone di modificare il territorio urbano ridefinendo completamente il concetto stesso di città in tutti i suoi campi.

Francesca Pedico

Francesca Pedico Ingegnere edile-architetto

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