Airbag per ciclisti: il casco invisibile per andare in bici in sicurezza

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Viene dalla Svezia, e più precisamente dalla perseveranza di due studentesse in ingegneria, Anna Haupt e Terese Alstin, il primo airbag per ciclisti, Hövding, soprannominato simpaticamente “il casco invisibile”. L'idea di un casco airbag gonfiabile per bici nasce nel 2005, nell’ambito di un progetto sperimentale per la tesi del master in Industrial Design. Oggi Hövding è un prodotto già alla sua terza versione, molto apprezzato dal popolo dei ciclisti per il suo design ma soprattutto per la sicurezza che garantisce. 

In Svezia la bicicletta è un mezzo diffusissimo e molto numerosi sono anche gli incidenti, molti dei quali mortali a causa del mancato utilizzo del casco, che la Swedish Road Administration ha reso obbligatorio per i ragazzi di 15 anni in giù, ma non ancora per gli adulti. Hövding potrebbe convincere anche i ciclisti più reluttanti ad indossare un dispositivo di sicurezza.  

come funziona hovding airbag gonfiabile bici

hovding 3 casco airbag aperto chiuso

Il progetto del casco airbag per bicicletta di Anne e Terese è durato sette anni in cui le due designer hanno progettato, provato, sperimentato, fallito e riprovato ancora, fino a quando, con l’aiuto preziosissimo di uno specialista in traumi del cranio, hanno individuatot i movimenti più frequenti e comuni di corpo e testa in caso d’incidente, e sono giunte a realizzare il casco airbag bici Hövding, una sorta di scalda collo ergonomico non invasivo, dotato di sensori che rilevano i movimenti anomali dei ciclisti in fase di caduta o di urto ed inviano un segnale al dispositivo di gonfiaggio dell’airbag, proteggendo immediatamente tutta la testa e lasciando liberi solo gli occhi.

Superati i crash–test imposti dalla comunità europea, Hövding è oggi disponibil, alla sua terza versione e può essere acquistato online.

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Le caratteristiche di sicurezza del casco airbag bici Hövding

La versione 3 del casco airbag bici Hövding presenta le seguenti caratteristiche di sicurezza (come riportato nei video del canale ufficiale del marchio): 

  • Si gonfia in 0.1 secondi, prima dell'impatto
  • Protegge un'area più vasta dei caschi tradizionali perché non protegge solo la testa, ma anche il collo
  • I sensori rilevano i movimenti della testa 200 volte al secondo per garantire protezione istantanea mentre si pedala
  • E' dotato di un dispositivo in grado di contattare selezionati contatti in caso di incidente
  • La misura può essere regolata al collo
  • Dotato di rivestimenti per donare all'airbag gonfiabile per bici un tocco di personalità
  • Se si viene coinvolti in un incidente mentre si pedala a 25km/h il rischio che ci si ferisca alla testa è del 90%. Con l'airbag per ciclisti solo del 2%

L’Italia, secondo i dati diffusi dall’ANIA, Fondazione per la Sicurezza Stradale, è al terzo posto in Europa per incidenti mortali. Un dispositivo del genere potrebbe contribuire a sottrarre all'Italia questo spiacevole primato. E personalmente spezzo una lancia in favore di qualunque sistema di protezione e sicurezza: mio figlio adolescente non sarebbe qui se avesse dato retta alle mode o alle abitudini del branco. Non vi è alcuna giustificazione che valga un incidente serio e compromettente o, ancora peggio, una vita perduta.

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Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.