La prima banca di investimenti ecologici

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Lo scorso novembre è stata ufficialmente presentata ad Edimburgo, la UK Green Investment Bank, la prima banca al mondo che si occuperà di investimenti ecologici, finanziando tutti quei settori prioritari per l’ambiente. A controllare le attività dell’istituto bancario è il corrispondente inglese del nostro Ministero delle attività produttive, il Department for Business, Innovation and Skills, e il capitale è interamente pubblico.

Vista la precaria situazione economica di questi ultimi anni, i vari paesi dell’Unione Europea hanno tentato di reagire in vario modo con tagli o investimenti. Gli esiti di ciascuna politica economica sono stati più o meno soddisfacenti, ma di certo il comune denominatore è ovunque lo stesso: “risparmio”.
Varie volte è stato sottolineato come la tutela ambientale, oltre a portare evidenti benefici al nostro pianeta in termini ecologici, possa anche essere fonte di risparmio economico se attuata in modo corretto. Ad esempio, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, oltre a garantire un ammortamento in tempi brevi dell’investimento iniziale, diminuisce nettamente l’importo nella bolletta dell’energia elettrica. Lo stesso avviene con la realizzazione delle cosiddette case passive, edifici che riducono al minimo i consumi di gasolio, con relativo benessere del portafoglio. Inoltre, visto che l’obiettivo primario, non dimentichiamolo,resta sempre quello della tutela ambientale, in Italia esistono tutta una serie di sgravi fiscali atti ad incentivare l’uso di queste tecnologie ecosostenibili.

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Probabilmente si potrebbe fare di più, e un interessante esempio a questo proposito viene offerto dal Regno Unito. La banca green ha aperto i battenti con un badget iniziale di 3 miliardi di sterline, pari a circa 3,7 miliardi di Euro, ed ha già stanziato un programma di finanziamenti di piccola taglia nel settore dei rifiuti, che prevede la realizzazione di sei impianti di digestione anaerobica, per un totale di 80 milioni di sterline, che una volta operativi processeranno circa 550 mila tonnellate di rifiuti, producendo più di 30 megawatt di energia elettrica. Per il primo di questi impianti, da 5,1 megawatt situato nella contea del Teesside, l’investimento è già partito ed è pari a 8 milioni di sterline; si prospetta che esso richiamerà cospicui finanziamenti privati, anche grazie alla collaborazione di Greensphere Capital, una delle maggiori società di fondi di investimento nel settore della Green Economy, che ha colto da subito la convenienza di questo tipo di operazioni.

Adrian Judge, direttore esecutivo della UK–GIB, prevedendo una richiesta da parte del Regno Unito, nei prossimi anni, di circa 6 milioni di sterline nel settore dei rifiuti, ritiene che la nuova banca possa dare un forte contributo alla diminuzione della dipendenza del paese dalle discariche. La banca stanzierà infatti buona parte del denaro necessario aiutando così il paese a dotarsi delle BATs, Best Available Technologies. Tali fondi finanzieranno quei progetti che risponderanno a determinati criteri di competitività e organizzazione, nel rispetto delle direttive di gestione europee. Altri settori di investimento a cui guarda la UK–GIB sono quelli della bioenergia e dell’eolico offshore, rimanendo però nell’ottica di realizzare sempre, per ogni investimento, un adeguato ritorno economico. L’obiettivo della nuova banca è infatti quello di essere una garanzia per il paese, e non l’ ultima spiaggia da usare in caso di necessità, prendendo per questo le distanze da qualsivoglia forma di assistenzialismo statale.

Marta Puleo

Marta Puleo Architetto

Rotella metrica come portachiavi, matita sempre in borsa, gira per la città sempre pronta ad appuntare qualcosa sul suo taccuino. Internet è la sua finestra sul mondo delle novità architettoniche. Ama sperimentare nuove tecniche costruttive, progetta case green e nel tempo libero si rigenera con Mojito:.il suo micione.