Radiografia energetica dell’Italia. Legambiente presenta “Tutti in Classe A”

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Legambiente ha presentato l’edizione 2014 del rapporto “Tutti in classe A”, che offre una radiografia energetica sul patrimonio edilizio italiano presente sul nostro territorio. In particolare il rapporto di Legambiente analizza con una panoramica gli aspetti legati all’efficienza energetica degli immobili, sia che si tratti di edilizia storica che di edilizia relativamente recente fino ad arrivare alle ultime realizzazioni di qualche architetto di fama internazionale. L’analisi è incentrata su un totale di 500 edifici localizzati in 47 città italiane, dal Nord al Sud indifferentemente perché il risparmio energetico deve essere parametro progettuale da non trascurare anche nelle regioni calde.

Termografia: la mappatura termica delle città europee

Gli esperti di Legambiente incaricati dell’analisi hanno “termografato” tutti gli edifici, per essere così in grado di delinearne chiaramente difetti e criticità.
Il rapporto “Tutti in Classe A” è infatti corredato nella sua stesura finale da numerosissimi esempi di termografie effettuate sui vari edifici, precisamente identificati e localizzati.

LE CRITICITÁ EMERSE

La maggiore criticità emersa dalle termografie degli immobili italiani è l’insufficienza di isolamento termico negli edifici esistenti.
Qualora lo spessore di isolamento si è verificato idoneo all’efficienza invernale dell’edificio, è invece parsa preponderante l’influenza dei ponti termici, disseminati qua e là nell’edificio.

I ponti termici indicano in primo luogo una progettazione non attenta ai dettagli, non volta a risolvere le criticità presenti oppure possono essere dovuti ad una esecuzione poco curata nella fase di posa in opera.
Questa situazione non è solo riservata agli edifici datati, per intenderci architetture pre Legge 10/1991.

Il rapporto di Legambiente ha evidenziato che anche edifici relativamente recenti, costruiti dopo le direttive europee del 2002, hanno le stesse problematiche.
Viene anche sottolineato nel rapporto come edifici progettati dalle archistar di fama internazionale, negli scorsi anni, non abbiano un comportamento adeguato agli standard che la normativa richiede.

LE SOLUZIONI PROPOSTE

Alcune delle proposte di Legambiente, volte a risolvere o perlomeno ad attenuare il problema dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano sono:

  • Aumento di controlli e sanzioni per chi non rispetta le direttive nazionali o regionali, al fine di garantire all’utente finale la qualità effettiva dell’ambiente in cui vive;
  • Rendere obbligatoria la progettazione in classe A di edifici pubblici e di edifici che superano date dimensioni;
  • Assegnare premialità alle ristrutturazioni e alle riqualificazioni che abbiano un occhio di riguardo per l’aspetto energetico;
  • Rendere permanenti i finanziamenti e le detrazioni fiscali per tali interventi;
  • Snellire le procedure amministrative.

LE BUONE PRATICHE

Non tutto il patrimonio edilizio è energeticamente inefficiente, non tutti i progettisti disattenti non tutti i cantieri poco curati.
Il rapporto “Tutti in classe A” ha anche evidenziato tante buone pratiche, ovvero numerosi esempi di buona edilizia, efficiente dal punto di vista energetico, sia dal lato invernale che dal lato estivo.
L’attenzione di Legambiente inoltre si è soffermata sugli eco quartieri, proposti come ottima alternativa sostenibile.

Alcuni virtuosi esempi sono stati trovati per esempio nel Quartiere Mungivacca a Bari, costituito da 150 alloggi degli anni quaranta e riqualificato interamente nel 2008.
Sono state interamente coibentate tutte le superfici esterne disperdenti degli alloggi, è stato adeguato il sistema impiantistico e, per la stagione estiva, è stato realizzata una copertura che per la sua particolare conformazione è in grado di captare i venti marini e di sfruttarli per il naturale raffrescamento delle abitazioni.

Quartiere Mungivacca di BariQuartiere Mungivacca di Bari

Altro esempio citato nel rapporto è il Quartiere Casanova di Bolzano, ultimato nel 2012, costituito da otto complessi residenziali in grado di ospitare quasi 3000 persone in 968 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tutti gli alloggi sono stati realizzati in classe A e B, secondo lo standard dell’Agenzia CasaClima.

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Tale risultato è raggiunto mediante l’utilizzo di solare fotovoltaico e termico, teleriscaldamento per il periodo invernale e teleraffreddamento per l’estate, abbinati a sistemi di riscaldamento radiante a pavimento. Particolare attenzione anche al problema del recupero delle acque meteoriche e alla realizzazione di tetti verdi in copertura per migliorare il comportamento estivo delle strutture.

Giulia Azzini

Giulia Azzini Ingegnere

Appassionata di architettura sostenibile, le piace scrivere e coniuga qui le due cose. Tra un buon libro e un’escursione in montagna si tiene sempre aggiornata. Ama reinventare la propria casa e quella di familiari o amici.