Gli Stati Generali della green economy per uscire dalla crisi economica

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Alla fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre si celebrerà la XVI edizione internazionale di Ecomondo dedicata in generale allo sviluppo sostenibile e in particolare alle tecnologie per il recupero di materia e di energia. La novità di quest’anno riguarda due eventi organizzati dagli Stati Generali della Green Economy che si propongono un obiettivo a dir poco ambizioso: indirizzare il nostro Paese verso l’uscita dal buio tunnel della crisi economica e finanziaria, nonché sociale. L’iscrizione ad un evento da loro organizzato –nei giorni 7 e 8– darà diritto all’ingresso gratuito in fiera.

GLI STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY: BREVE RETROSPETTIVA

Innanzi tutto precisiamo che gli Stati Generali della Green Economy sono promossi dal ministero dell’Ambiente e da un Comitato organizzatore composto da 39 imprese rappresentative della Green Economy italiana. Lo scopo principale per cui sono stati istituiti è contribuire ad elaborare la strategia nazionale ed europea sulla base delle linee guida esposte alla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio+20. La proposta programmatica, per lo sviluppo di un’economia italiana “verde”, è articolata in otto tematiche strategiche alle quali hanno corrisposto altrettanti gruppi di lavoro che hanno coinvolto circa 1000 esperti. Possiamo definire gli Stati Generali come un confronto democratico tra esperti per analizzare opportunità e minacce, nonché formulare politiche emisure necessarie per migliorare l’aspetto ecologico di ciascuna area tematica individuata come strategica per il nostro sviluppo. I gruppi di lavoro costituiti riguardano le seguenti aree:

  • Ecoinnovazione;
  • Ecoefficienza;
  • Rinnovabilità dei materiali e riciclo dei rifiuti;
  • Efficienza e risparmio energetico;
  • Fonti energetiche rinnovabili;
  • Servizi ambientali;
  • Mobilità sostenibile;
  • Filiere agricole di qualità ecologica;
  • Finanza e credito sostenibile.

Per ulteriori approfondimenti in merito ai contenuti di ciascun’area e per conoscerne i partecipanti di ciascun gruppo di lavoro rimandiamo al sito degli Stati generali della green economy. Alcuni membri sono giornalisti o europarlamentari, la maggioranza però proviene dalle università e dalle imprese. Con grande soddisfazione segnaliamo che fa parte del gruppo di lavoro “Sviluppo dei servizi ambientali” il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Ci auguriamo che anche la nostra professione possa dare un importante contributo verso un modello di sviluppo ecosostenibile durevole, fondato non solo sui principi di estetica e profitto, ma soprattutto sul rispetto anche altri importanti valori come l’etica e l’equità sociale. Il nostro mondo “evoluto” non può più continuare a privilegiare il profitto di pochi sacrificando il diritto sacrosanto di molti di vivere nella propria terra senza timore di essere contaminati e destinati a soffrire infermità irreversibili, senza peraltro assistenza adeguata, che si traducono spessissimo in lente agonie mortali; non parliamo poi di altri danni all’ecosistema come la riduzione progressiva della sua preziosa biodiversità e di risorse naturali non rinnovabili. Come sostiene l’Ocse è necessario: «Disaccoppiare la crescita dalla riduzione del capitale naturale» solo così potremo evitare di superare le soglie ambientali critiche locali, regionali e globali.

A giugno di quest’anno – gli Stati Generali della Green Economy hanno preso il via per la prima volta nel nostro Paese e tra le 39 imprese rappresentative dei settori strategici per lo sviluppo della green economy troviamo: la Global Compact (Piattaforma ONU per la Responsabilità Sociale delle Imprese), il Forum per la Finanza Sostenibile, il COBAT (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), la Confagricoltura, l’APER (Associazione Produttori Energie Rinnovabili) e il Kyoto Club.

Lo stesso ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha definito gli Stati Generali della Green Economy: «una originale costruzione dal basso di una strategia di sviluppo per il futuro dell’Italia e un contributo concreto alle politiche europee per la green economy.» La rielaborazione e l’armonizzazione degli otto documenti prodotti dai diversi gruppi di lavoro hanno dato corpo al “Programma di sviluppo della green economy per contribuire a far uscire l’Italia dalla crisi”.

IL PROGRAMMA DEGLI STATI GENERALI AD ECOMONDO

Durante Ecomondo–Key Energy a Rimini nelle giornate 7 e 8 novembre il Programma di sviluppo elaborato dagli Stati Generali della Green Economy verrà presentato dallo stesso ministro dell’Ambiente. Saranno due giorni di confronto pubblico con la partecipazione di noti personaggi del Governo, rappresentanti dell’Ocse (Organizzazione economica dei paesi più industrializzati) e dell’Unep (Nazioni Unite per l’ambiente), delle imprese e dei sindacati, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, di Enti locali e Regioni.

Tra i personaggi invitati ad intervenire menzioniamo i nostrani: Corrado Passera (ministro dello Sviluppo Economico), Edo Ronchi (presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile), Stefano Leoni (presidente WWF). Tra gli stranieri menzioniamo: Tomasz Kozluk (rappresentante OCSE) e virtualmente sarà presente anche Janez Potocnik (commissario UE dell’Ambiente).

Infine sarà presentato anche il Rapporto sulla Green Economy italiana, preparato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile (Susdef) e dall’Enea.

Insieme, il Programma di sviluppo e il Rapporto sulla Green Economy si candidano ad essere strumenti indispensabili per la nostra via d’uscita dalla stagflazione. Noi parteciperemo agli Stati Generali e vi manterremo informati.

Scarica il programma degli Stati Generali della Green Economy

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Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura