Il sistema LEED: la certificazione e gli interventi di progettazione

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Cos’è il sistema LEED e in che modo aiuta l’architettura a diventare più sostenibile? Il sistema di Certificazione LEED Italia 2009, diretto alle nuove costruzioni ed agli interventi di ristrutturazione, è un protocollo di valutazione in grado di determinare analiticamente l’impronta ecologica degli edifici. Più semplicemente è un utile strumento che indica i requisiti per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli interventi con un impatto ambientale quanto più possibile contenuto. L’associazione no–profit GBC (Green Building Council), essendo il LEED un sistema di valutazione internazionale standard, si è occupata nel 2008 di allineare gli standard di valutazione sia al nostro sistema normativo che alle peculiarità costruttive dell’edilizia nazionale.

Approfondimento: Certificazione LEED e criteri progettuali

In questo modo gli standard di valutazione sono stati portati a “misura” nazionale.
I criteri di valutazione prevedono sia dei prerequisiti obbligatori che dei requisiti di performance.
Per questi è prevista l’attribuzione di un punteggio per l’edificio, e sarà tale punteggio ad indicare la classe di appartenenza dell’edificio.
Le classi di appartenenza, nello specifico, sono:

  • Base: 40–49 punti;
  • Argento: 50–59 punti;
  • Oro: 60–70 punti;
  • Platino: sopra gli 80 punti.

Le categorie di performance, caratterizzate sia da un numero di prerequisiti che da punteggi liberi, che permettono il raggiungimento delle soglie di attribuzione delle classi di merito, sono le seguenti:

  1. Sostenibilità del sito;
  2. Gestione efficiente dell’acqua;
  3. Energia e ambiente;
  4. Materiali e risorse;
  5. Qualità dell’aria negli ambienti interni;
  6. Progettazione ed innovazione;
  7. Priorità regionale.

Per ottenere questo tipo di riconoscimento è indispensabile il lavoro sinergico ed integrato di un team multidisciplinare, preparato dal punto di vista compositivo, strutturale ed impiantistico.

Per renderci conto di quali sono, nella pratica, gli obiettivi da perseguire, al fine di realizzare un edificio ben integrato con l’ambiente, occorre analizzare le sette categorie di performance.

1. Sostenibilità del sito

Questa categoria analizza il rapporto con il luogo, con il sistema urbano ed infrastrutturale.

Gli impatti derivanti dall’attività costruttiva devono essere ridotti al minimo, occorre interagire ed integrare la propria struttura con l’ecosistema circostante, con particolare attenzione al corretto deflusso delle acque meteoriche, ed intraprendere azioni volte a favorire il recupero e la bonifica di aree già compromesse se presenti.

Anche al sistema di trasporto viene data una notevole importanza, infatti, il punteggio è più alto se, ad esempio, si è vicini a sistemi di trasporto sostenibile, come ad esempio il car pooling.

2. Gestione delle acque

Molta importanza nella certificazione riveste l’attenzione al sistema “acqua–edificio”.
Infatti in questa categoria di prende in esame l’uso razionalizzato dell’acqua, la sua gestione ottimizzata ed il corretto smaltimento della stessa per garantire un minor impatto possibile sulle rete idriche pubbliche.

Il riflettore è ovviamente puntato sull’utilizzo razionalizzato di acqua potabile e sui sistemi di recupero per l’irrigazione di zone verdi o usi diretti dell’edificio.

3. Energia e ambiente

Il prerequisito principale è il contenimento dei consumi energetici dell’edificio, da perseguire come obiettivo già in fase di progettazione.

I punteggi ottenibili offrono premialità su contributi relativi a risparmi energetici sul riscaldamento, sul condizionamento, sull’illuminazione, sulla produzione di acqua calda sanitaria e l’energia generale di processo.

Molta attenzione è focalizzata anche sull’uso di fonti energetiche rinnovabili, sia per quanto riguarda l’autoproduzione che l’acquisto energetico dalla rete, solo se la produzione deriva da fonti non esauribili.

4. Materiali e risorse

Questa categoria prende in esame le conseguenze derivanti dalla scelta dei materiali costruttivi utilizzati.

I prerequisiti fondamentali per la certificazione sono, ovviamente, la raccolta differenziata in tutte le fasi di realizzazione dell’opera, ed il corretto stoccaggio dei materiali riciclabili.
Molta attenzione deve essere fatta per quel che riguarda sia i materiali derivanti da attività di demolizione che per i materiali che costituiranno il manufatto.

Per ottenere punteggi rilevanti in questa categoria occorre contenere al minimo il quantitativo di materiali non riciclabili inviati in discarica o all’incenerimento, ed adottare specifiche misure di riuso e riciclo al fine di prolungare il ciclo di vita dei materiali. In questo modo di minimizza l’impatto derivante dall’utilizzo di materie prime vergini, ed il relativo peso, sia ambientale che energetico, che hanno le relative attività di estrazione dei materiali, la loro trasformazione ed il trasporto in sito.

5. Qualità dell’aria negli ambienti interni

In questa categoria è stata focalizzata l’attenzione verso il fruitore dell’edificio, ossia la qualità dell’ambiente interno.

In questa categoria i prerequisiti sono costituiti dal raggiungimento di minime prestazioni relative alla qualità dell’aria ed il controllo del fumo da tabacco.
I requisiti di performance di qualità dell’ambiente interno mirano alla salubrità dello stesso (come ad esempio l’attenzione ad un corretto ricambio d’aria negli ambienti), al comfort, alla sicurezza. Obiettivi importanti sono quelli relativi ad una ottimale ed ottimizzata illuminazione naturale degli ambienti e l’accesso a vedute dell’esterno.

6. Progettazione ed innovazione

Questa categoria ha lo scopo di premiare aspetti squisitamente progettuali. Tali aspetti devono puntare a distinguersi per quel che riguarda l’innovazione nell’applicazione di buone pratiche di sostenibilità.

7. Priorità regionale 

In questa categoria si affrontano tematiche riguardanti il corretto rapporto con le caratteristiche locali del territorio, allo scopo di esaltarle rispetto al contesto nazionale.

Ottenuta la certificazione LEED, oltre alla consegna della targa di riconoscimento, verrà generato un vero e proprio “libretto dell’edificio”, in grado di guidare l’utente finale ed i manutentori alla corretta gestione dell’edificio al fine di garantirne le prestazioni anche in futuro.

Arianna Mortellaro

Arianna Mortellaro Architetto

Formazione scientifica, spirito “siculo” e dinamico. Dai colleghi soprannominata “archignere” poiché architetto che si occupa di efficienza energetica in campo industriale. Per hobby scrive articoli da freelance, prepara il pane tutte le settimane e si cimenta come birraiola.