Un sasso per risparmiare acqua

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Il designer industriale Paul Priestman ha ideato un oggetto molto interessante, Waterpebble – ciottolo d’acqua che aiuta a monitorare la quantità di acqua utilizzata per la doccia. Sappiamo come il periodo estivo porti ondate di caldo intenso, a volte troppo, come sta succedendo quest’anno. E sappiamo come, durante queste fasi, il consumo di una risorsa fondamentale e preziosa, l’acqua, aumenti considerevolmente,soprattutto sotto forma di docce per rinfrescare i nostri corpi accaldati.

Quanta acqua ci serve realmente per lavarci? E quanta invece ne sprechiamo inutilmente? Molti di noi hanno imparato e seguono piccole semplici regole per ridurre gli sprechi: preferire la doccia al bagno, chiudere il rubinetto mentre ci insaponiamo, spazzoliamo i denti o ci radiamo, inserire i dispositivi rompi–getto, ecc. ma ancora in tanti non hanno le dovute attenzioni per cercare di economizzare sui consumi quotidiani.

Waterpebble è realizzato in materiale totalmente riciclabile e si basa sul semplice calcolo della quantità di acqua utilizzata che, tramite led luminosi, avvisano l’utente se si sta comportando in maniera virtuosa o no. Una luce verde segnala un consumo economico, gialla indica un livello vicino allo spreco, rossa un consumo eccessivo. Proprio come un semaforo.

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Il dispositivo inoltre memorizza l’acqua usata durante la prima doccia avvalendosi di questo dato come riferimento per le successive, permettendo di ridurre la durata del flusso d’acqua e, di conseguenza, l’energia indispensabile a riscaldarla.

Quando parliamo di acqua calda domestica, infatti, spesso non pensiamo che per riscaldarla occorrono grandi quantità di elettricità e questo è stato ben evidenziato da uno studio di ricercatori spagnoli.

Perciò se ognuno di noi s’impegnasse a consumare meno acqua, riusciremmo anche a ridurre i consumi energetici raggiungendo un duplice obiettivo con il minimo sforzo.









Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.