Repubblica rifiuti zero. 130 i comuni italiani che hanno scelto di aderire

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La campagna di sensibilizzazione pubblica sui possibili pericoli derivanti dagli inceneritori, che ha dato impulso in Italia almovimento Rifiuti Zero è stata condotta dal toscano Rossano Ercolini, maestro elementare, distintosi per il suo contributo ed impegno ambientale al punto da meritare il Premio Goldman, assegnato a metà aprile dalla Goldman Environmental Foundation di San Francisco (USA), consistente in 150 mila dollari, da spendere per continuare a supportare le proprie attività, a sei attivisti ambientali in Italia, Sudafrica, Iraq, Colombia e USA.

Durante la cerimonia di consegna, tenutasi presso la San Francisco Opera House, il premio è stato attribuito ad Ercolini perché “quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”.

NASCITA ED EVOLUZIONE DEL PROGETTO

Città come San Francisco, che stava lavorando con successo per eliminare gli sprechi, hanno attirato l’attenzione e la riflessione del nostro connazionale: egli si è impegnato, partendo dalla piccola realtà scolastica quotidiana, insegnando ai suoi studenti a riciclare la carta e a sostituire le bottiglie di acqua in plastica e posate in plastica nella mensa della scuola con brocche, bicchieri e posate in vetro e acciaio.

Le prime riunioni comunali sono state organizzate a Capannori, capitale della cartiera italiana, dove i residenti sono stati in grado di formulare domande e ottenere risposte chiare a riguardo delle motivazioni e dei modi del riciclo. In maniera del tutto pratica e semplice, Ercolini ha mostrato ai suoi concittadini, portando con sé un sacchetto di rifiuti misti, come disporre ordinatamente e separatamente metallo, vetro e plastica da riciclare, avanzi di cibo per il compostaggio e l’alimentazione del bestiame. Notevole interesse e partecipazione sono state inoltre mostrata da scienziati, esponenti del clero, personalità locali ed esperti vari per condividere le informazioni sui pericoli di incenerimento nonché sui vantaggi economici ed ambientali di Rifiuti Zero.

http://www.youtube.com/watch?v=L6TbFHAeEu8

La gente ha potuto effettivamente rendersi conto concretamente della possibilità di gestire i rifiuti senza dover ricorrere a incenerimento. Sulla base di questo slancio, il fondatore ha dato vita ad Ambiente e Futuro, avviando la mobilitazione con proteste di piazza in cui i cittadini hanno chiesto alle autorità di fermare i piani per l’inceneritore. In risposta alle preoccupazioni della comunità, i funzionari del governo regionale di Lucca hanno annullato la costruzione del termovalorizzatore, assegnando ad Ercolini il compito di sviluppare un piano di gestione dei rifiuti. Egli, recandosi porta a porta per ottenere il contributo comunitario sulle alternative al termovalorizzatore, ha consentito di proporre soluzioni che avrebbero funzionato, sensibilizzando ed educando la popolazione ad una nuova mentalità sostenibile. Dopo un anno, Capannori ha iniziato ad attuare un nuovo sistema di raccoltache ora ricicla l’82% dei rifiuti della città. La provincia più grande di Lucca è ora esente da inceneritore, dopo la chiusura di due impianti esistenti, e il governo si è impegnato a mantenere gli inceneritori fuori della provincia.

Capannori è diventato un trampolino di lancio per il movimento Rifiuti Zero nazionale.

Ercolini ha proposto con successo alla città di ospitare 2009 l’Assemblea mondiale di Zero Waste Alliance internazionale. In questi anni, la sua associazione Rifiuti Zero ha portato 117 comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclaggio dei rifiuti. Nel 2011, Ercolini ha convinto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ad aderire al protocollo internazionale Rifiuti zero.

Adesso sono 130 i Comuni che hanno adottato la delibera rifiuti zero. Ormai la somma degli abitanti coinvolti nella “REPUBBLICA RIFIUTI ZERO” superano i 3.500.000 rappresentando il 5,5% della popolazione totale italiana.

Nel novembre 2012, per la prima volta in Europa, la piccola ma ricca regione di Aosta ha approvato un referendum che vieta l’incenerimento con enorme sostegno da 90 per cento degli elettori. Gli sforzi di Ercolini hanno scatenato l’inizio di una rete Rifiuti Zero in tutta Europa, con paesi come l’Inghilterra, l’Estonia, la Spagna e la Danimarca a seguito di piombo in Italia.

Il 27 marzo 2013 è stata depositata in Corte di Cassazione una legge di iniziativa popolare sui Rifiuti zero, che intende proporre un cambiamento concreto del sistema attraverso una riforma organica delle modalità di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e si articola attraverso cinque concetti chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Per sei mesi a partire da quella data, è necessario raccogliere oltre 50mila firme per sostenere la proposta di legge, in modo da condurre al centro dello scenario intellettuale, culturale e politico proposte virtuose nella gestione dei rifiuti. Per saperne di più, visitare il sito Legge Rifiuti Zero.

Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, espone con efficacia ed estrema chiarezza la sua idea di un ciclo virtuoso dei rifiuti, che parte dal momento in cui i beni vengono prodotti, “dalla culla alla culla”, nel video qui di seguito.

http://www.youtube.com/watch?v=lhL8YCNHk8E

Così oltre alla raccolta di firme per la proposta di legge Rifiuti Zero che ha già varcato la soglia delle 50.000 adesioni continuano le altre “campagne” di Zero Waste Italy con grande successo: i comuni rifiuti zero crescono a ritmo incalzante e proseguono le “vertenze locali” contro l’incenerimento dei rifiuti.

AAA

ASPETTATIVE PER IL FUTURO

Ci auguriamo che l’Unione europea prende atto delle nostre best practices e approvi una legge che spiana la strada a una Zero Waste Europe. Ciò significa passare leggi che:
– rendano possibile la progettazione di rifiuti differenti da quelli attuali, rendendo i prodotti più sicuri, più durevoli, riparabili e riciclabili,
– modifichino le pratiche correnti di sovvenzionare grandi e inflessibili infrastrutture di trattamento dei rifiuti a supporto di soluzioni flessibili ed adattabili seguendo le priorità della gerarchia europea dei rifiuti,
– implementino divieti e tasse sulle discariche e sull’incenerimento,
– premino il risparmio energetico del riciclaggio, almeno quanto la produzione di energia dal recupero o smaltimento dei rifiuti,
– propongano ambiziosi obiettivi di prevenzione e riciclo.

Lo stile di vita usa e getta sta minacciando il futuro della nostra discendenza; Rifiuti Zero offre ai nostri figli la speranza di un futuro libero di sostanze tossiche, discariche e inceneritori" ha precisato Ercolini, ringraziando per il riconoscimento ottenuto ed auspicando la possibilità di veder crescere l’interesse intorno a questa scottante tematica ambientale, richiedendo un pronto ed immediato intervento, che sia costantemente supportato dalle autorità e dai governi di tutto il mondo.

Tra gli altri vincitori del premio ci sono stati Jonathan Deal, attivista sudafricano contro il fracking, e Azzam Alwash, ecologista che si è battuto contro la siccità delle paludi irachene. L’elenco completo dei premiati sul sito del Goldman Prize.





Ivana Fasciano

Ivana Fasciano Architetto e Designer

Inventiva a 360°, trova nell’architettura la valvola di sfogo per il suo estro creativo. Adora progettare ville immerse nel verde. L’arte, la musica ed i viaggi le danno la carica per imbattersi ogni giorno in una nuova avventura.