Ridurre i consumi energetici in ufficio. Guida alla sostenibilità a lavoro

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Pare che, solamente in Europa, il 40% dei consumi elettrici provenga dal settore terziario: non bisogna meravigliarsi se pensiamo che, di fatto, trascorriamo quasi la metà del nostro tempo sul posto di lavoro. E allora come fare a risparmiare energia ed adottare comportamenti sostenibili in ufficio? Risparmiare energia non vuol dire non poter usare più apparecchi ad alimentazione elettrica ma è necessario imparare adadoperarli senza sprecare energia. I vantaggi sono tanti e vanno dal risparmio sulle bollette alla riduzione degli impatti ambientali, al benessere degli occupanti.

Grazie a questa pratica guida, chiunque potrà ridurre del 20% i consumi energetici in ufficio.

APPARECCHI IN STAND–BY? NO, GRAZIE
Forse non tutti sanno che le famose spie luminose che rimangono accese quando spegniamo computer, monitor stampante ecc. consumano tra i 4 e i 12 Watt/ora: solo il computer, quando è in stand–by, può arrivare a consumare più di 20 Watt/ora mentre, in fase di utilizzo, il consumo è di 1 kW/h. Se tutti noi spegnessimo sempre gli apparecchi elettrici, l’energia risparmiata sarebbe pari a quella prodotta da 3 centrali elettriche di media dimensione.

Per combattere questo spreco gratuito di energia, sarebbe opportuno avere delle ciabatte con interruttore da spegnere la sera alla chiusura degli uffici così da essere certi da evitare sprechi.

Abituiamoci, inoltre, a spegnere sempre il computer quando ci allontaniamo dalla postazione di lavoro per più di mezz’ora: se si tratta di spostamenti brevi almeno evitiamo di lasciare il monitor in stand–by, spegnendolo. Le stesse accortezze andrebbero prese per stampanti, scanner, fotocopiatrici: devono essere sempre spenti se non in uso.

Persino le macchinette del caffè, presenti in molti uffici, hanno un alto livello di consumo di energia, dovuto al piccolo boiler elettrico interno necessario a scaldare l’acqua, poiché si tende a lasciarle accese per lungo tempo.

ILLUMINAZIONE NATURALE ED ARTIFICIALE
Mi sono sempre chiesta come mai negli uffici le luci sono sempre accese, anche in orari in cui si potrebbe usufruire della luce naturale: basterebbe posizionare le postazioni di lavoro in modo da godere il più possibile della luce del sole e tenere alzate tende e tapparelle alla sera, posticipando il più possibile l’accensione delle luci elettriche. Sono convinta che la luce del sole contribuirà a migliorare anche la qualità del nostro lavoro.

Sarebbe opportuno, inoltre, spegnere le luci nelle stanze vuote e nei corridoi, ambienti di passaggio in cui è sufficiente la luce naturale: all’occorrenza si potrebbero installare appositi rilevatori automatici che consentono di calibrare l’intensità della luce artificiale in ragione di quella naturale e spegnere le luci in caso di assenza di persone nelle stanze.

Il passaggio, dalle lampadine tradizionali a quelle fluorescenti compatte a risparmio energetico, reso obbligatorio per tutti i paesi dell’Unione Europea entro settembre 2012, consentirà un risparmio del 60–80% di energia elettrica: le LCF, oltre a durare da 6 a 15 volte più a lungo delle lampadine normali, consentono una riduzione pro–capite di emissioni di CO2 del 10%.

RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO
Avete mai notato che, paradossalmente, negli uffici la temperatura interna è opposta a quella esterna? D’estate l’uso smodato dei condizionatori impone agli impiegati un abbigliamento primaverile mentre in inverno è facile incontrare dipendenti praticamente in maniche di camicia: tra l’altro gli sbalzi di temperatura sono causa frequente di raffreddamenti. Occorre una decisa inversione di tendenza.

Tenendo conto che la presenza per circa mezz’ora di una persona in un ambiente di medie dimensioni riesce ad alzare la temperatura di un grado, in inverno è sufficiente regolare i termostati in modo che la temperatura sia compresa tra 18 e 20°C. In estate invece, la differenza di temperatura tra esterno ed interno non dovrebbe essere superiore ai 6° C. e, in ogni caso, mai tenere il condizionatore sotto i 24/25°C.

Per evitare sprechi energetici, sarebbe opportuno spegnere il condizionatore almeno 30 minuti prima di lasciare gli ambienti di lavoro.

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RIFIUTI
Il 90% circa dei rifiuti prodotti in ufficio potrebbe essere riciclato. Per questo motivo quando decidiamo di gettare carta, cartucce esauste o componenti di pc, abbiamo il dovere morale di documentarci sulle possibilità e modalità per il riciclo.

Carta
Quando si può, evitare proprio di usarla. Un file sul computer può essere inviato via e–mail piuttosto che stampato e passato ad un collega. Le stampe su carta vergine mal riuscite non vanno buttate! Conservarle e riutilizzarle per prendere appunti è una pratica sostenibile. Per le fotocopie, meglio l’opzione fronte–retro.

RAEE
Tra i RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ci sono cartucce e toner, che possono essere rigenerati. Le componenti dei computer non funzionanti possono essere conservate e riutilizzate all’occorrenza per nuovi computer. Se da riciclare o recuperare non c’è nulla, allora si smaltisce, con attenzione a dove si gettano tutte le parti.











Maria Leone

Maria Leone Architetto

Vive e lavora a Napoli, dove si interessa di progettazione e grafica, collaborando con siti del settore. Assieme a tre colleghe ha costituito un’associazione culturale per promuovere la cultura d’architettura. Sogna di imparare a cucinare, per la gioia del marito, figlia e cane!