Il parco dei salti. Palestra all’aperto per bambini sostenibile e sicura

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Il Parco dei salti è la prima area ludica sostenibile per bambini realizzata in Italia, nella periferia di Pisa, il cui progetto nasce dalla valorizzazione del salto e dell’equilibrio, che vanno oltre il campo razionale coinvolgendo le sfere emotiva, affettiva e cognitiva. La palestra all’aperto si pone all’interno del processo di pianificazione del Sistema Verde della città che prevede la realizzazione di spazi verdi pubblici sostenibili e sicuri, occasione d’incontro e di socialità.

Parco giochi per bambini: uno spazio naturale fatto si sabbia e salice

Il progetto sostenibile del Parco dei salti nasce dallo studio degli schemi motori che interessano i vari movimenti dei bambini: passeggiare, correre, saltare, rotolare, andare a carponi, strisciare, arrampicarsi. Tutto ciò per giungere alla realizzazione di una palestra emotiva: uno spazio sicuro e stimolante dove i bambini possono giocare da soli e in gruppo sopra una piattaforma colorata, la cui composizione è un insieme di forme curve aperte e chiuse; 485 mq che offrono trampolini, strutture di funi, attrezzature rotanti e sedute circolari multifunzionali.

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Giocare col corpo rappresenta un’“azione formativa”, che coniuga razionalità ed emozione perché si entra continuamente in contatto con sensazioni opposte come quiete–moto, equilibrio–squilibrio: nell’attimo in cui si stacca dal suolo il bambino affronta il vuoto, vince le sue paure.

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L’azione del salto si svolge grazie a 15 piccoli trampolini posti lungo l’asse diagonale della piattaforma e al centro un trampolino più grande: si possono così dividere i bambini in due squadre posizionate ciascuna ai due capi opposti della diagonale in modo che il trampolino centrale funga da traguardo.

La ricerca dell’equilibrio si compie attraverso un grande disco rotante e inclinato, sopra il quale i bambini devono cercare di stare in piedi; una giostra dove i bambini possono appendersi con le mani e girare in aria leggermente staccati da terra; strutture di funi che il bambino deve riuscire a percorrere cercando di non cadere.

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Nel gioco all’aperto, ogni minimo capitombolo è ammortizzato da una pavimentazione antitrauma in gomma ecologica drenante, realizzata con granuli di gomma riciclata dai colori accesi che ricordano il cielo, che nella realtà siamo abituati a vedere in alto, non in basso: un’inversione della percezione del bambino che lo induce a fortificare le emozioni che scaturiscono da piccole sfide con la gravità.

Il disegno della piattaforma rievoca i pianeti e l’arcobaleno
che stimolano la sua immaginazione. L’architetto Fabio Daorle afferma che lo ha chiamato Il Parco dei salti perché saltare è come volare, volare è un po’ magia, è un salto con la fantasia nel cielo sull’arcobaleno.

Federico Da Dalt

Federico Da Dalt Architetto

Vive a Colle Umberto (Treviso) e Venezia, città dove si è laureato con la tesi Abitazioni sostenibili in Bangladesh: un progetto di alloggi in bambù e terra cruda adatti a convivere con le alluvioni. Si diletta nella poesia, nel canto e nel teatro, ama i giri in bicicletta e le escursioni in montagna.