Il pannolino diventa tegola: in Scozia un progetto di riciclo ecosostenibile

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Da sempre esiste il lecito dubbio su come differenziare il pannolino usa e getta: è indifferenziato o è umido? E non è cosa da poco se pensiamo che ogni bimbo in media ne consuma cinque al giorno per i primi tre anni di vita, per un totale di circa 5.500 pezzi che arrivano in discarica e si degradano in un tempo che va dai 200 ai 500 anni. In Scozia attraverso un progetto pilota si tenta la via del riciclo ecosostenibile anche per il pannolino che può diventare un oggetto completamente diverso, come una tegola.

Attivato dall’associazione Zero Waste Scotland, l’iniziativa scozzese coinvolge quattro contee per un totale di 36.000 famiglie, che dovranno gettare i pannolini sporchi dei loro bambini in appositi contenitori o recarsi ai centri di raccolta della loro zona.
Da qui il materiale passa a un impianto specializzato nel riciclo dove, innanzitutto, è disinfettato e sterilizzato e in seguito riciclato e portato a nuova vita per essere trasformato in oggetti comuni come tegole per l’edilizia, sedie e panchine da giardino, recinzioni, dissuasori, mobili per esterni, tubi di cartone.

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Un progetto simile era già stato lanciato con successo, sempre in Gran Bretagna, nell’area di Birmingham. In collaborazione con una società canadese, nel 2011 fu inaugurato il primo impianto di riciclaggio di pannolini usati, raccogliendoli presso asili e ospedali.
Anche in Francia la società Suez Environment, da anni impegnata in questo tipo di ricerca, si è imposta un triplice obiettivo: riciclare la plastica dei pannolini per trasformarli in nuovi oggetti, produrre nuova energia dal rifiuto organico e concime dal residuo della parte organica.

Certamente, la soluzione migliore resta la riduzione dei consumi e cioè il ricorso ai pannolini lavabili, da noi ancora poco diffusi. Sicuramente meno pratici rispetto ai monouso, che in Italia costituiscono circa il 20% dei rifiuti in discarica, ma molto più economici ed ecosostenibili.

In ogni caso, questo progetto costituisce uno spunto di riflessione sulla possibilità di riciclo di numerosissimi altri prodotti usa e getta. In un mondo consumistico come il nostro, dove ogni giorno produciamo tonnellate di rifiuti provocando un fortissimo impatto ambientale, giungere a riutilizzare ogni oggetto che oggi gettiamo via non appare più come un’utopia.






Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.