Italo, il nuovo treno ecosostenibile ad Alta Velocità

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Il 13 dicembre 2011 è stato presentato Italo, il nuovo treno ad alta velocità di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), progettato da Alstom e voluto da una cordata d’imprenditori fra cui Luca Cordero di Montezemolo e Diego della Valle. La sua sostenibilità e il suo marchio “verde” sono dati da numerosi punti di forza ponendolo su livelli di prestazione particolarmente elevati. Innanzitutto, l’abbattimento dell’inquinamento partendo dalla prima

fase di fabbricazione all’ultima, riservata al riciclo dei materiali.

Per la sua costruzione, infatti, sono stati utilizzati il 98% di materiali riciclabili e cioè acciaio, alluminio, rame e vetro che, con la loro scarsa deteriorabilità, gli permettono una maggior durata di vita (15% in più, cioè oltre 30 anni).

Inoltre, l’uso di materiali compositi e la sua configurazione articolata, lo rendono più leggero di quasi 70 tonnellate rispetto ai treni concorrenti, garantendo il 10% in meno dei consumi energetici che si traduce in un risparmio energetico annuale di circa 650.000 kWh su una tratta di 500.000 km e bassissime emissioni di CO2, quantificate in 2,2 g/km/passeggero, settanta volte meno di un aeroplano (154 g).

IL SISTEMA FRENANTE
Anche il sistema frenante è all’avanguardia perché associa un freno reostatico tradizionale a un freno a recupero di energia che, durante le fasi di rallentamento, restituisce alla rete l’energia non utilizzata fino a 7,5 MW.

I MOTORI
Per quanto riguarda i motori che, nei treni della concorrenza, sono alloggiati nelle due motrici di testa e di coda, Italo ha i motori distribuiti su tutta la sua lunghezza consentendo notevoli vantaggi quali riduzione delle vibrazioni e del rumore con un migliore confort acustico (anche alla sua velocità massima di 360 km/ora), movimenti ammortizzati tra un vagone e l’altro, maggiore aerodinamicità e sicurezza, spese di manutenzione inferiori del 15%, maggiore capienza a bordo del 20%.

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I CINQUE PUNTI DELLA SOSTENIBILITA’
La sostenibilità di Italo non si esprime soltanto nelle sue caratteristiche costruttive e tecnologiche ma in una più ampia visione che prevede una pratica e un impegno ambientale concreti e costanti. Tutto questo si riassume in cinque punti fondamentali:

  1. L’emissioni di CO2 sui biglietti. Su ogni biglietto emesso il viaggiatore troverà le indicazioni relative alle emissioni di CO2 prodotte durante il suo viaggio, confrontate con quelle dell’auto e dell’aereo.
  2. Valutazione dell’impatto di ogni attività. Un sistema di gestione in linea con gli standard europei valuterà le prestazioni ambientali di ogni attività (lavaggio treni, manutenzione, servizio a bordo, ecc.) favorendo azioni che migliorino la qualità.
  3. Qualità degli alimenti e sostenibilità degli imballaggi. La ristorazione di bordo offrirà alimenti provenienti da produttori italiani secondo standard di qualità certificata Slow Food. Lo scopo è di offrire prodotti sani a filiera corta e confezionati con materiali biodegradabili e compostabili.
  4. Raccolta differenziata a bordo. A bordo delle vetture sarà organizzato un efficiente sistema di raccolta differenziata per carta, vetro, plastica e alluminio.

La sottoscrizione nel 2010 della “Declaration for sustainable mobility” dell’Unione Internazionale delle Ferrovie, sostenuta dalle Nazioni Unite, è un impegno preso dall’azienda per cooperare, insieme con altre imprese ferroviarie, alla sostenibilità ambientale, in una sinergia d’intenti e di progetti.

Rimane solo una questione in sospeso e cioè quali saranno i prezzi dei biglietti.

Ci auguriamo che, con tutti i buoni propositi fin qui espressi, anche questo argomento sia trattato con la medesima sensibilità perché anche un costo adeguato ma non esagerato favorisce la sostenibilità e il nostro contributo green.

Questo articolo è dedicato a mio nonno Italo che ha consacrato la sua vita alla costruzione dei treni.












Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.