Esperienze innovative nella gestione sostenibile dei rifiuti a Malmö

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In due articoli precedenti (Malmö, aspirante città più sostenibile al mondo e Lo sviluppo sostenibile della città di Malmö) sono stati presentati i risultati raggiunti dall’Amministrazione della città di Malmö (Svezia) nella definizione e attuazione delle politiche per rendere l’ambiente urbano più sostenibile. La gestione della FORSU costituisce uno degli aspetti cruciali di questo difficile compito. Attualmente il Municipio di Malmö ha creatol’Azienda VASYD insieme ai Municipi delle città di Lund, Burlöv e Eslöv.Lo scopo di questa Azienda èil trattamento delle acque fognarie delle quattro città e la FORSU di Malmö e Burlöv, raggiungendo nel contempo l’autosufficienza economica. Per questo motivo, tutta la FORSU viene digerita anaerobicamente, e il biogas prodotto viene poi purificato e venduto come combustibile sostenibile per autotrazione. Abbiamo intervistato la B.Soc.Sc Mimmi Bissmont, una delle prime laureate in Scienze Socioambientali in Svezia, la quale è responsabile di analizzare gli aspetti ecosociologici della gestione dei rifiuti.

Siccome a Malmö la FORSU viene trattata mediante digestione anaerobica, il problema principale per rendere il processo economicamente viabile è riuscire a differenziare i rifiuti il più possibile alla fonte. E questo problema, secondo la B.Soc.ScBissmont, non è solo tecnico ma per lo più umano. La gente non sempre separa con cura i propri rifiuti, quindi una certa quantità di plastica, sughero e altri materiali inerti spesso va a finire nella frazione organica. La presenza di questi materiali limita la capacità del digestore per produrre biogas, e pertanto la sua redditività. In questo momento la città sta testando due sistemi diversi per la raccolta della FORSU.

IL PRIMO SISTEMA

Il primo sistema per la raccolta della FORSU consiste nell’educare e convincere la popolazione ad utilizzare degli speciali sacchetti di carta biodegradabile per il conferimento della frazione organica. Gli stessi presentano diversi vantaggi sui sacchetti di plastica biodegradabile: consentono la pre–essiccazione della FORSU già dal momento in cui viene generata, meno odori in cucina e minore massa di rifiuto da trasportare nei camion di raccolta, e aumento di produzione di metano nel digestore. I suddetti sacchetti di carta richiedono da parte dell’utente l’impiego di uno speciale supporto al posto del classico bidone della spazzatura da cucina, che consente la corretta aerazione della FORSU in modo da evitare la presenza di odori, causatidalla fermentazione dei rifiuti organici.

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Immagine 1: Sacchetto in carta biodegradabile con l’apposito contenitore che consente l’aerazione e parziale essiccazione dei rifiuti da cucina.

IL SECONDO SISTEMA

Il secondo sistema in prova consiste in dei trituratori di rifiuti installati sotto i lavelli delle cucine in alcune aree della città. Il vantaggio principale di questa alternativa è la elevata selettività: I trituratori solo sono in grado di processare materiali organici, pertanto la sostanza raccolta risulta un alimento puro per il processo anaerobico. Un secondo beneficio sta nel fatto che la materia organica produce più biometano dopo essere triturata finemente e tenuta a bagno in acqua per diversi giorni.

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Immagine 2: Trituratore per rifiuti organici installato sotto il lavello di una cucina.

Il trituratore scarica in una tubazione separata dagli scarichi fognari, la quale trasporta i rifiuti organici triturati ad uno specialeserbatoio di raccolta composto da due camere. L’acqua in eccesso si separa per gravità e defluisce nella rete fognaria, mentre la materia organica e l’olio e grassi rimangono nel suddetto serbatoio. Ogni 2 a 4 settimane il serbatoio viene svuotato tramite un camion cisterna, ed il contenuto trasportato fino all’impianto municipale di digestione anaerobica sito in Sjölunda. A data odierna tali serbatoi di raccolta sono stati installati in quattro zone della città: l’emblematica torre Turning Torso , l’area di Fullriggaren (630 appartamenti), l’Area Bo01 (già descritta nei nostri articoli precedenti) e la zona dei ristoranti Lilla Torg (letteralmente, “la piazzetta”), situata nel centro storico.

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Immagine 3: Il quartiere di Fullriggaren. I rettangoli rossi indicano la posizione dei due serbatoi di raccolta.

LE CONCLUSIONI

Le lezioni imparate da questa esperienza sono in linea di massima positive: il digestato ottenuto da rifiuti da cucina “puliti” può essere utilizzato in agricoltura, non risulta più necessario alcun pretrattamento della FORSU nell’impianto municipale, per cui il processo diventa più economico e pulito, l’operazione del trituratore è più igienica per l’utente perché non si accumula immondizia nella cucina e quindi non si sprigionano cattivi odori. Le ricerche della B.Soc.Sc Bissmont dimostrano che nonostante tutto, ancora restano alcuni problemi da risolvere: alcuni utenti non trovano che i trituratori siano facili da utilizzare, manca definire legalmente chi è il proprietario della tubazione e dei serbatoi, e ancora è tropo presto per fare il bilancio fra l’investimento necessario per installare e mantenere i serbatoi e i benefici derivanti dalla raccolta e processo della FORSU con questo metodo. Anche il design del serbatoio di raccolta ancora potrebberichiedere qualche miglioria tecnica.

Da una prospettiva italiana, l’installazione di un serbatoio di raccolta in Lilla Torg, nel centro storico di Malmö, ci insegna che le tecniche moderne e le pratiche sostenibili si possono applicare anche in contesti storici.

L’Autore ringrazia l’Azienda VASYD per le informazioni e le foto fornite. Più informazioni sono disponibili su www.VASYD.se/en

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Immagine 4 La B.Soc.Sc Mimmi Bissmont (destra) e la d.ssa Liselotte Stålhandske (sinistra) nell’impianto di depurazione di Sjölunda.

Mario Rosato

Mario Rosato Ingegnere

La sua passione sono le soluzioni soft tech per lo sviluppo sostenibile, possibilmente costruite con materiale da riciclaggio. Un progetto per quando andrà in pensione: costruire un'imbarcazione a propulsione eolica capace di andare più veloce del vento in ogni direzione.