Giardinieri di Santa Rosalia. Recupero della sacralità del verde pubblico

icon1

Riappropriarsi degli spazi abbandonati del centro storico, interstizi urbani e non luoghi divenuti immondezzai, per ridare loro dignità e restituirli alla collettività. Ecco la missiondei Giardinieri di S. Rosalia detti anche Albergherilla. Nome derivante da una sintesi tra “Albergheria”, il quartiere in cui il gruppo ha iniziato ad operare, ed il movimento dei Guerrilla Gardening, di cui si considerano i “cugini” ma al tempo stesso

si discostano per la volontà di operare alla luce del sole e in armonia con gli abitanti del quartiere, definendo la loro un’attività di giardinaggio sociale.

I PALERMITANI E SANTA ROSALIA

Giardinieri sì, ma perché di S. Rosalia? È la santa patrona della città dove operano: Palermo. Tra i palermitani e Santa Rosalia c’è un rapporto di amore viscerale! E poi mai nome di santa è stato più appropriato! L’obiettivo? Ridare sacralità agli spazi verdi e ai giardini abbandonati della città, accostarsi alla cultura e alla vita dei quartieri popolari, dialogare per recuperare dal basso gli spazi pubblici abbandonati, dove il “pubblico” non è più terra di nessuno, ma riacquista il significato di “bene collettivo”.

DA IMMONDEZZAIO A GIARDINO FIORITO

In una città “variopinta” come Palermo niente di strano che nel ripulire i giardinieri trovino di tutto: scheletri, stoviglie decorate, bambole decapitate. Dopo aver ripulito e piantato nuove piante, con i materiali recuperati, per lo più pallett e cassette in legno, vengono realizzati elementi di arredo urbano. Ecco che l’immondezzaio abbandonato si trasforma in un giardino fiorito! Ma l’attività non finisce qui, dopo tanto duro lavoro arrivano i festeggiamenti. L’attività dei giardinieri si trasforma in un happening sociale che si esprime diversamente a seconda dei partecipanti: dalla preparazione di una marmellata di arance all’aria aperta, alle bande musicali ai racconti per bambini, ecc.

IL RISVEGLIO DELLA MENTE E DEI SENSI
Ciò che maggiormente colpisce nel vedere questi giardini è il modo in cui, spontaneamente, un piccolo gruppo di ragazzi di varia estrazione culturale (non necessariamente agronomi, architetti o urbanisti) sia riuscito a dimostrare che, rimboccandosi le maniche, con amore, impegno e buona volontà, si possa ridare dignità ad una città meravigliosa ed ai suoi abitanti. La cura degli spazi pubblici, laddove il pubblico è quasi sempre assente e il privato spesso si sente autorizzato a rovinare ciò che resta, presuppone una presa di coscienza collettiva un risveglio della mente e dei sensi per reagire e smettere finalmente di subire lo squallore di una città abbandonata da troppo tempo a se stessa.

“SANTA ROSALIA BENEDICE CHI INNAFFIA”
La collaborazione della gente del quartiere è fondamentale per mantenere pulito il giardino una volta inaugurato. Questo, infatti, ha bisogno di cure e manutenzione costanti per non regredire all’iniziale stato di abbandono. La gente del posto dovrà sentirlo proprio per difenderlo e curarlo con l’aiuto dei giardinieri di Santa Rosalia. E i risultati non mancano: è accaduto che in un quartiere gli abitanti abbiano rinunciato a dei posti auto per recuperare uno spazio abbandonato e creare una piazza con giardino!

Giardinieri-Santa-Rosalia-Albergherilla-f

icon1

RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Gloria e la gente del quartiere Albergheria per avermi fatto da guida una mattina d’inverno.