Forest Corridor: combattere il traffico intenso con barriere ecofriendly

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Come sappiamo le metropoli asiatiche stanno crescendo in modo abnorme sul territorio e spesso con conseguenze insostenibili per i loro abitanti e l’ambiente su cui insistono. Una delle maggiori preoccupazioni è il traffico intenso in aree densamente popolate. È per questo motivo che il Governo di Hong Kong ha indetto nel 2009 un concorso internazionale per la progettazione di barriere da impiegare lungo le autostrade inambiente urbano per mitigarne l’impatto sia acustico che visivo.

Tra quelli in concorso, ci piace soprattutto segnalare il progetto dal nome “Forest Corridor”, che si aggiudica il secondo premio nella categoria di professionisti.

Il progetto, frutto dello studio londinese BREAD, specializzato in ciò che loro stessi definiscono “bioarchitettura parametrica ad alte prestazioni”, considera principalmente tre aspetti:

  1. La vista dagli edifici circostanti: rumori e luci provenienti dalle automobili, entrambe mitigate dalle piante rampicanti.
  2. La vista dal parco sottostante l’autostrada: piante pendenti al di sotto della strada nascondono il cemento.
  3. La vista dalla strada: le piante attraversano la barriera, offrendo una vista piacevole anche agli automobilisti, riducendo la sensazione di attraversare un tunnel.

Le soluzioni proposte sono affascinanti e si basano sui seguenti punti di forza:

Miglioramento della vegetazione – Dal momento che i pannelli vegetali verticali si sono dimostrati nel tempo non troppo efficienti, vista la scarsa quantità di terra su cui sistemare le piante e la difficoltà di irrigazione, il progetto prevede che le piante siano coltivate in alloggiamenti al di sotto del piano stradale lungo corridoi accessibili, per facilitarne la manutenzione.

Alimentazione energetica da fonti rinnovabili – Il sistema a pendolo (gravity assisted power) genera elettricità attraverso il vento circostante e le turbolenze generate dal traffico. Si è preferito questo sistema al fotovoltaico per ragioni estetiche e di sicurezza. Tale sistema inoltre realizza un approccio olistico con lo stesso design, rendendolo indipendente dalle condizioni meteorologiche. L’elettricità in surplus può essere utilizzata per illuminare il parcheggio adiacente.

Materiali e strategie ecofriendly – I pilastri che reggono i pannelli sono progettati in un materiale plastico ottenuto dal riciclo di bottiglie di latte e shampoo che raggiunge una densità capace di sopportare 15 tonnellate e una durevolezza garantita per 50 anni. L’acqua piovana dalle barriere e dalla superficie stradale è raccolta, filtrata e riutilizzata per l’irrigazione.

Costruzione semplice ed economica – Gli elementi sono solo di tre tipologie, sono modulari e facilmente assemblabili, quindi economici. La separazione delle componenti destinate alla piantumazione dalla vegetazione permette un design anche visualmente più leggero e una manutenzione notevolmente più sicura.

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Federica Lipari

Federica Lipari Architetto

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