Energy Roof: a Perugia il tetto che produce energia per l’area archeologica

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Il progetto dell’Energy Roof di Perugia è stato realizzato dallo studio di architettura austriaco Coop Himmelb(l)au ed è stato presentato nel gennaio 2010: fa parte di un programma di ricerca dell’Università di Perugia dal nome “Passeggiando attraverso la storia” col quale verrà realizzato un percorso lungo alcune aree archeologiche all’interno del centro storico. La struttura dell’Energy Roof ha una duplice funzione: non solo è in grado di

produrre, attraverso il sole ed il vento, energia elettrica destinata a rendere energeticamente autosufficiente un sito archeologico, ma servirà anche da pensilina per l’ingresso alla stazione sotterranea della minimetro e coprirà tutta via Mazzini, trasformandola in “Galleria Mazzini”, che rappresenterà il punto di partenza per la passeggiata attraverso i siti archeologici.

Un’architettura sicuramente avveniristica calata in un centro storico con il fine di rendere un centro pedonalizzato più vivibile e attrattivo agli occhi dei cittadini e dei turisti, obiettivo comune ad altri progetti del passato nella città di Perugia, tra cui le scale mobili degli anni ’80 e la mini metro del 2008.

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La pensilina ha dimensioni di 80 m x 16 m che gli consentono di avere una potenza di 100 kwp (di cui 73 dal fotovoltaico e 27 dall’eolico), che, secondo le stime, potranno produrre intorno ai 100 MWh annui.

L’Energy Roof, il tetto che produce energia è composto da tre diversi strati: quello inferiore, con funzione estetica, è formato da vetri laminati e cuscinetti pneumatici traslucidi, quello intermedio è composto dalla struttura di sostegno, mentre a quello superiore si trova l’unità che genera energia, in particolare, la zona ovest è formata da vetri fotovoltaici orientabili automaticamente che lasciano filtrare la luce, invece ad est sono collocate cinque turbine eoliche.












Massimo Riberti

Massimo Riberti Architetto

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