Efficienza energetica: uno studio italiano bacchetta le Archistar

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Uno studio di Legambiente condotto su 200 edifici analizzati in 21 città italiane bacchetta severamente le Archistar sul tema dell’efficienza energetica, e le manda in punizione dietro la lavagna. L’analisi realizzata ha riguardato infatti anche edifici costruiti recentemente a Milano e Alessandria da architetti famosi come Fuksas, Krier e Gregotti, e mostra impietosamente un quadro prestazionale molto scarso, con risultati del tutto analoghi a quelli dei tristi edifici colabrodo che costellano le nostre periferie di cemento.

Le termografie condotte sugli edifici delle Archistar evidenziano infatti difetti nelle superfici perimetrali, segno di una scarsa attenzione all’isolamento termico, con notevoli ponti termici localizzati (manco a farlo apposta) soprattutto nelle strutture portanti in calcestruzzo armato, oltre che in elementi disperdenti come solai interpiano e sottoportici.

Approfondimento: Progettare involucri edilizi ad alta efficienza energetica

Non meno grave è il deficit progettuale delle facciate, caratterizzate da fronti architettonici indifferenziati, con soluzioni materiche e tecnologiche d’involucro analoghe nei confronti dei diversi punti cardinali.
La bioarchitettura ci insegna invece a tener conto di un’articolazione strategicamente differenziata dell’organismo architettonico a seconda dell’orientamento dei fronti, dei venti dominanti e della traiettoria solare nell’arco dell’anno.

Se in tutti e tre gli edifici delle Archistar analizzati è chiara l’impronta tipologico–architettonica che si voleva proporre, è da rivedere completamente invece l’aspetto dell’efficienza energetica. Rimandati a settembre.

Immagine in alto: Leon Krier – Alessandria, quartiere “Pista”, Borgo città nuova (1995–2002)

Malgrado dunque la perfetta aderenza alle moderne normative circa il risparmio energetico, risultano evidenti dalle termografie dello studio italiano alcuni problemi che non dovrebbero esserci in edifici energeticamente efficienti. E in un paese dove ci sono circa 1,5 milioni di attestati di certificazione energetica prodotti in un quadro di indicazioni incerte ed autocertificazioni, queste sono le logiche conseguenze.

Ecco perché è opportuno e urgente introdurre quanto prima regole omogenee in tutta Italia per la certificazione e, soprattutto controlli sugli edifici e sanzioni per chi non rispetta le regole per la progettazione, costruzione, certificazione. Ad oggi in molte regioni italiane ciò non è previsto: molte “linee guida”, pochi obblighi, sanzioni non previste o irrisorie.

Immagine in alto: Gregotti Associati – Milano, quartiere Bicocca, via Sarca (2003)

Ma questo non dev’essere un alibi per chi progetta,neanche per le Archistar.
Perché, vedete, oggi non esiste alcuna ragione economica o tecnica che possa impedire che tutti i nuovi edifici siano progettati e costruiti per essere in Classe A (cosa che saremo obbligati a fare dal 2021 per gli edifici privati e a partire dal 2019 per quelli pubblici) e nulla impedisce di impiegare seriamente pannelli solari termici o fotovoltaici, pompe di calore geotermiche o altri impianti da fonti rinnovabili per arrivare sostanzialmente ad azzerare i consumi energetici.

Certo, sono edifici che costano tra il 5% e il 10% in più del normale, ma con il vantaggio di risparmi energetici dell’80%, il surplus di costo si ammortizzerebbe in pochi anni.

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Immagine in alto: Studio Fuksas – Milano, via P. Leoni, P.R.U. ex area Officine Meccaniche (2005)

Non ci sono più scuse per chi progetta in modo insostenibile, né per chi consegna una casa che per essere fresca d’estate e calda d’inverno ha bisogno di grandi quantità di energia che per metà disperderà all’esterno (e dunque avrà bisogno di ancora più energia, che verrà inevitabilmente sprecata a sua volta).

Questo modello è superato, è il vero passato retrogrado da cui allontanarci. Chi ancora pensa che con la sostenibilità si torna indietro, o non sa quello che dice oppure ha capito fin troppo bene che per alcune lobby energetiche si sta avvicinando il tramonto.





Alberto Grieco

Alberto Grieco Architetto

Frequentando una signora chiamata Storia, ha scoperto che l’architettura bio-eco-ecc. non ha inventato Nulla©, ed è per questo che perde ancora tempo sui libri. Architetto per vocazione; tira con l’arco, gira per boschi, suona e disegna per vivere. Lavora nel tempo libero per sopravvivere.