dimRob, i robot muratori leggono i disegni ed eseguono in sicurezza

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In un futuro non troppo lontano potrebbero esserci dei robot nei cantieri, al posto degli attuali muratori, si chiamano dimRob e segnano la nuova frontiera dell’automazione del cantiere edile. Sembra questa infatti la tendenza della moderna tecnologia, automatizzare sempre di più il lavoro pesante e lasciarci più tempo libero per quello intellettuale. Due professori del Centro Studi e Ricerche ETH di Zurigo Fabio Gramazio

e Matthias Kohler stanno lavorando a diversi progetti di robotica applicata all’edilizia. La loro ricerca è partita dalla decisione di concepire le relazioni spaziali e il comportamento contestuale attraverso la programmazione, invece di farlo soltanto attraverso la progettazione. Utilizzando robot in grado di riconoscere la propria posizione rispetto all’ambiente circostante e alle varie componenti di un sistema complesso, come quello di un cantiere edile.

ABB IRB 4600
Uno dei prototipi usciti dai laboratori dell’ETH si chiama ABB IRB 4600 ed è un sistema robotico superleggero che può comprimersi fino a passare attraverso la cornice di una porta standard e che sembra in grado di eseguire le operazioni più disparate. E’ montato su un apparato mobile su binari alimentato a diesel e sa orientarsi da solo grazie ad un sistema scanner innovativo. Un potente laser installato sul braccio mobile permette al robot un’alta precisione nel posizionamento di singoli unità (come mattoni) e nel porle una sull’altra.

Il robot è ovviamente in grado di leggere disegni autocad.

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Flight Assembled Architecture
Un altro progetto di Gramazio & Kohler in collaborazione con Raffaello D’Andrea, sviluppatore di un sistema autonomo di design e algoritmi, è quello dell’assemblaggio aereo automatizzato. Si chiama “Flight Assembled Architecture” e si ottiene utilizzando contemporaneamente più robot volanti. Questi “quadricotteri” sono programmati per interagire e trasportare moduli (come mattoni) e poi assemblarli in strutture architettoniche.

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Machine Metabolism
Oltre ai colleghi Svizzeri, alcuni ricercatori del Cornell’s Creative Machines Lab di New York, guidati da Hod Lipson, docente di ingegneria meccanica e aerospaziale e di scienze informatiche alla Cornell University, si stanno cimentando nella sperimentazione di quelle che loro stessi definiscono “macchine creative” in edilizia. Il progetto si chiama “Machine Metabolism", ovvero manipolazione di travi utilizzando un robot. Il progetto prevede un sistema robotico dotato di 9 gradi di libertà, capace di disassemblare sistemi modulari di travi e riassemblarli per creare nuovi schemi. Possiede inoltre sensori speciali che gli permettono di auto–manovrarsi senza bisogno di un comando esplicito e di identificare la sua stessa posizione rispetto alla struttura.

Robot-muratore-cornell

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I ricercatori visualizzano un futuro in cui gli edifici saranno costituiti da blocchi standardizzati per essere meglio manovrati da robot. Se da un lato l’investimento a breve termine in materiali può inizialmente sembrare troppo oneroso, i ricercatori assicurano che i costi possano essere velocemente ammortizzati grazie alla facilità di esecuzione e la rapidità data dall’automazione.

Dovremmo probabilmente ancora aspettare un po’ per vedere nei nostri cantieri tali macchine, ma in un futuro più prossimo non si esclude la possibilità di essere coadiuvati da robot più semplici, capaci per esempio di impilare mattoni, magari in zone del cantiere pericolose e difficilmente accessibili.











Federica Lipari

Federica Lipari Architetto

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