Corridoi europei: gli interventi TAV prioritari per l'Italia

La crescita delle infrastrutture di trasporto è sempre stato un nodo chiave nelle politiche di sviluppo economico e coesione sociale dell'Europa, fin dalla Conferenza Pan-Europea del 1992. Sicuramente le questioni che riguardano il trasporto pubblico non sempre sono trattate con la dovuta attenzione che meriterebbero, almeno in Italia, ma il progetto globale che riguarda l'estensione delle reti europee potrebbe essere l'incentivo per rafforzare i principali canali italiani e renderci competitivi in un'ottica continentale attraverso gli interventi della Tav.

HUBS E STAZIONI INTERMODALI PER LO SVILUPPO DI UNA CITTÀ SOSTENIBILE

I LIVELLI DEL TEN-T

Il sistema globale di reti di scambio trans-europee, che prende il nome di TEN-T (Trans-European Transport Network), racchiude un intreccio complesso di trasporto multimodale che collega i Paesi dell'Unione con una griglia che si prolunga poi verso il continente asiatico.

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Per permettere una buona accessibilità di tutti i Paesi alla rete sono stati individuati due livelli d'intervento:

  • il “Comprehensive Network” (Rete completa) che individua tutte le parti che permettono alle regioni europee di essere collegate tra loro e comprende le reti stradali, ferroviarie, fluviali, marittime e aeree e i relativi interscambi;

  • il “Core Network” (Rete principale) al quale appartengono tutti quei tratti di rete considerati principali perché strategicamente rilevanti nell'ottica dello sviluppo Europeo.

In base a questa divisione vengono individuati gli interventi di carattere prioritario e le criticità della rete che devono essere risolte primariamente per permettere lo sviluppo di un traffico transnazionale efficiente e sostenibile.

GLI INTERVENTI ITALIANI NEI CORRIDOI EUROPEI

Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Berlino-Palermo)

Asse basilare per l'economia europea, attraversa il continente da Nord a Sud collegando l'Italia ad alcune delle principali città tedesche. Tra gli interventi per il corridoio c'è la costruzione del tunnel del Brennero che dovrebbe collegare Italia e Austria e favorire un collegamento transalpino di gran lunga più veloce dell'attuale ferrovia. L'intervento si affianca alla costruzione della rete ferroviaria ad alta velocità, già conclusasi nel 2009, che collega Napoli a Milano passando per Roma. Il risultato di questi interventi dovrebbe essere il potenziamento del traffico che parte dall'Italia e attraversa l'Europa centrale.

Corridoio Mediterraneo (Lisbona-Kiev)

Attraversa i Paesi mediterranei con l'obbiettivo di creare da un lato il collegamento tra i porti dell'ovest ed il centro Europa, e dall'altro rafforzare gli scambi con i paesi dell'est. Le tratte fondamentali per gli interventi italiani sono principalmente tre: Lione-Torino, Torino-Trieste e Triste-Lubiana. Ad oggi le problematiche legate allo sviluppo della rete sono parecchie a partire dalle pesanti proteste no TAV della Val di Susa che rallentano gli accordi con i francesi già pronti a fare la loro parte.

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Problemi ci sono anche nella realizzazione della tratta Torino-Trieste che procede a singhiozzo con una serie di interventi realizzati a spezzone che impediscono il corretto funzionamento e che si arrestano definitivamente nella terraferma veneziana. Impossibile proseguire dopo gli studi degli impatti nelle zone turistiche balneari della costa veneta e friulana e il blocco imposto da Trieste che impediscono anche il proseguimento della tratta verso i paesi dell'Est.

Corridoio dei due Mari (Genova-Rotterdam)

Il corridoio, che si sviluppa in direzione parallela al corridoio Scandinavo-Mediterraneo, potrebbe portare numerosi vantaggi all'Europa diventando una delle spine più importanti di trasporto merci su rotaia. Sebbene in Italia non tutti guardino con gran interesse agli interventi prioritari dell'Unione, che favoriscono le grandi opere a sfavore del potenziamento delle reti locali più disagiate, i lavori previsti per l'asse Genova-Rotterdam potrebbero portare enormi vantaggi anche a livello locale. Gli interventi previsti andrebbero ad agire su Genova e Milano, due dei principali nodi italiani fortemente congestionati, per collegarsi al nuovo tunnel ferroviaria del Gottardo. Le difficoltà riguardano più che altro gli interventi sul territorio ligure per la sua conformazione geomorfologica mentre il tunnel del Gottardo dovrebbe essere inaugurato nel dicembre 2019.

Corridoio Baltico-Adriatico (Ravenna-Gdynia)

L'asse Baltico-Adriatico attraversa le regioni dell'Europa centro-occidentale, l'Austria e l'Italia, creando un collegamento tra i porti del Mar Baltico con quelli dell'Adriatico. Il ruolo chiave di questo corridoio non è solo favorire la crescita degli scambi commerciali ma creare un vero e proprio sistema per favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi che si trovano lungo l'asse. In Italia i lavori procedono lentamente a causa dei problemi, già citati, derivanti dalla costruzione del corridoio Mediterraneo che condivide col corridoio Baltico il tratto Venezia-Trieste. Risulta invece essere ad un livello più avanzato lo sviluppo della tratta a sud di Venezia attraverso Bologna, con la sola eccezione del collegamento Ravenna-Bologna che deve essere ancora perfezionato. Ha fatto importanti passi avanti inoltre la proposta di prolungare il corridoio su tutta la costa adriatica includendo i porti di Ancona, Bari e Brindisi. Un intervento che potrebbe portare grossi benefici alla penisola collegando il corridoio Baltico-Adriatico con quello Adriatico-Nero che parte da Bari e giunge a Varna passando per il porto albanese di Durazzo e la capitale Tirana, Scopje in Macedonia, e Sofia in Bulgaria.

Ad oggi l'attuazione degli interventi previsti è risultata insufficiente portando una serie di svantaggi notevoli a tutto il Paese. Così mentre oltre confine si sono raggiunti livelli avanzati d'intervento, l'Italia continua a rimandare gli accordi presi danneggiando se stessa e gli scambi commerciali con l'Europa. A pesare sono soprattutto i mancati collegamenti tra i porti Italiani e i Paesi dell'Unione e i pesanti disagi nei trasporti presenti in tutto il territorio della penisola.

Luca Carlin

Luca Carlin Architetto

Nasce a Belluno dove attualmente vive dopo l'esperienza universitaria a Venezia e un piccolo assaggio di vita tedesca. Abbandona temporaneamente il sassofono contralto e lo sport per aprirsi a nuove esperienze e allo studio del tedesco. Nel tempo libero si interessa al design e al bricolage.